Capretta uccisa, il padre di un ragazzo: «Mio figlio ha sbagliato ma ora abbiamo paura»

Sono le parole del padre del giovane di Fiuggi che qualche giorno fa ad Anagni, ha ucciso insieme a un amico la capretta in un agriturismo durante una festa di compleanno

Capretta uccisa, il padre di un ragazzo: «Mio figlio ha sbagliato ma ora abbiamo paura»
di Marina Mingarelli
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Domenica 3 Settembre 2023, 10:06 - Ultimo aggiornamento: 19:20

«Io non voglio prendere le difese di mio figlio, anche perché le immagini di quel video sono inequivocabili. So che è indifendibile. Quello che mi dà invece fastidio è questa gogna mediatica che si sta facendo nei confronti della mia famiglia. Sui canali social qualcuno, addirittura, è arrivato a postare la foto di mio figlio che tra l'altro è minorenne, scrivendo "sono io l'infame"». Sono le parole del padre del giovane di Fiuggi che qualche giorno fa ad Anagni, ha ucciso insieme a un amico la capretta in un agriturismo durante una festa di compleanno.

 

L'INCHIESTA

Sulla vicenda gli indagati salgono a 12, mentre i militari della compagnia di Anagni continuano a svolgere accertamenti. Intanto nei confronti del giovane individuato grazie al video postato sui social si è scatenata una vera e propria campagna di odio. « Per non parlare delle frasi denigratorie dirette a me e a mia moglie che siamo i genitori - aggiunge l'uomo - Io credo che il processo vada celebrato nelle aule di giustizia da magistrati competenti. Invece un ragazzino di 17 anni è stato già condannato prima di essere stato processato». Il padre del diciassettene si dice molto amareggiato per l'accaduto.

NESSUNO SCONTO

«Se mio figlio ha sbagliato- ha continuato l'uomo- è giusto che venga punito. Ma la punizione deve arrivare dalla legge non da chi ogni giorno getta fango su di lui e sui genitori che lo hanno male educato. Ci tengo a dire che il mio ragazzo frequenta il quarto liceo scientifico a Fiuggi, è sempre andato bene a scuola e non mi ha mai dato alcun tipo i problema. A differenza di quello che scrive tanta gente, comprese le associazioni animaliste, la mia è una famiglia perbene ed i miei due figli (la sorella del giovane ha 13 anni) sono cresciuti all'insegna dei buoni valori. È vero, ha fatto una cosa terribile, ma a quella età chi non ha mai fatto "cavolate"? Un'altra cosa che poi voglio dire è che quella sera in quell'agriturismo c'erano tanti ragazzini minorenni che avevano alzato il gomito. Ragazzini a cui doveva essere vietata l'assunzione di superalcolici. Con questo non voglio giustificare nessuno, dico soltanto che l'alcol ha contribuito in qualche modo a comportamenti delinquenziali».
La famiglia si è affidata all'avvocato Giampiero Vellucci e ha denunciato le minacce e la diffamazione. Il clima è pesante e lo conferma la manifestazione di ieri ad Anagni (si veda servizio in questa stessa pagina). A detta del genitore il diciassettenne adesso sta vivendo giornate terribili chiuso in casa per paura di essere riconosciuto e insultato per la strada. Anche per la madre e il padre non sono momenti facili.
Il liceale si dice profondamente pentito per quello che ha fatto. Quando ha rivisto le sue "gesta" nei video che sono cominciati a girare in rete si è reso conto della gravità dell'accaduto.

L'AVVOCATO

«Il mio assistito non può essere travolto da una gogna mediatica caratterizzata, in taluni casi, da pesantissime minacce - ha detto Giampiero Vellucci - che sta avendo non solo il sapore di un anticipato giudizio ma si sta manifestando ingiustificatamente con toni connotati da una ferocia espressiva assolutamente incompatibile con la riservatezza delle indagini»
Tornando all'inchiesta i carabinieri della compagnia di Anagni stanno ascoltando numerosi ragazzi che quella sera si trovavano alla festa di compleanno. Sono tutti ragazzi della cosiddetta "Fiuggi bene", per i quali si valutano tre ipotesi di reato: l'istigazione, il concorso nell'uccisione dell'animale e la diffusione impropria del video sui social.
Marina Mingarelli
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