Rischio crolli, chiuse le grotte di Collepardo: il sito meta di migliaia di visitatori. Tempi lunghi per la riapertura

Lo stop dopo gli accertamenti sulla tenuta idrogeologica del sito

Rischio crolli, chiuse le grotte di Collepardo: il sito meta di migliaia di visitatori. Tempi lunghi per la riapertura
di Pierfederico Pernarella
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Venerdì 11 Agosto 2023, 18:05 - Ultimo aggiornamento: 12 Agosto, 09:09

La Regione Lazio ha disposto la chiusura precauzionale ai turisti delle Grotte di Collepardo. È il terzo sito turistico nell'area a subire la chiusura e tutte per la stessa ragione: c'è il pericolo di caduta massi. Ad annunciarlo è stato il sindaco di Collepardo Mauro Bussiglieri: «Il nuovo presidente di Lazio Crea, la società che gestisce il sito, mi ha comunicato che suo malgrado le Grotte di Collepardo resteranno chiuse fino a nuova comunicazione».

A far scattare lo stop per motivi di sicurezza è stata una relazione tecnica che poneva problemi di sicurezza per pericolo caduta massi.
È il terzo sito a sospendere l'accoglienza dei turisti dopo il Santuario della Madonna delle Cese (di competenza del Ministero della Cultura) e l'Eremo di San Domenico (di competenza dei Carabinieri Forestali di Roma).

Le Grotte di Collepardo, insieme al Pozzo D'Antullo, sono due luoghi naturalistici tra i più visitati dell'area dei Monti Ernici.

Insieme alla certosa di Trisulti e altri luoghi naturalistici nel comune di Collepardo in questi anni sono diventati una delle mete più visitate dagli amanti della montagna della provincia di Frosinone. Ogni anno sono frequentati da flussi turistici religiosi e naturalistici composti da migliaia di persone.

Le Grotte di Collepardo insieme a quelle di Pastena e al Pozzo d'Antullo sono tra i siti carsici più importanti del centro Italia. Per la singolarità delle formazioni rocciose, simili a figure umane e animali, fu conosciuta per molto tempo come Grotta dei Bambocci, nome che fu sostituito nel 1904 con quello di Grotta Regina Margherita di Savoia in ricordo della storica visita della prima regina d'Italia.
L'area, così come la Certosa di Trisulti, ha conosciuto una nuova vita a partire dal 2019 con il passaggio della gestione a Laziocrea.

In media le Grotte di Collepardo e la cavità carsica del Pozzo d'Antullo registrano circa 14mila visitatori all'anno, il doppio rispetto al periodo precedente alla gestione targata Laziocrea. La chiusura dunque rappresenta un duro colpo, anche perché resta incerta la data della riapertura. I tempi per la messa a punto del progetto e quindi della successiva realizzazione dei lavori di messa in sicurezza del sito non si preannunciano brevi, considerando anche la particolarità idrogeologica dell'area che richiede attenzioni particolari.

Resta invece accessibile la cavità carsica di Pozzo d'Antullo, un sito unico nel suo genere, dove sono stati programmati anche eventi musicali.

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