Ravvedimento operoso
L’istituto del ravvedimento (articolo 13 del Dlgs 472/1997) consente la regolarizzazione spontanea di imposte omesse o insufficienti e altre irregolarità fiscali, beneficiando di una riduzione delle sanzioni, a patto che la violazione non sia già stata constatata e notificata formalmente. Come riferisce Pmi.it, esistono varie tipologie di ravvedimento operoso, a seconda dei vari ritardi cui corrispondono soglie precise:
- Il ravvedimento sprint (regolarizzazione entro 14 giorni dalla scadenza) comporta una maggiorazione dello 0,1% per ogni giorno di ritardo rispetto alla scadenza del 16 giugno;
- Il ravvedimento breve (dal 15esimo al 30esimo giorno), con maggiorazione fissa dell’1,5%;
- Il ravvedimento intermedio (oltre il mese di ritardo) la multa sale all’1,67% e si può applicare fino al 90esimo giorno dalla scadenza;
- Il ravvedimento lungo (entro la scadenza per la dichiarazione dell’anno successivo), con sanzione pari al 3,75%.
Chi avesse del tutto omesso il pagamento IMU dovrà effettuare il versamento entro i termini della prossima dichiarazione: trascorsa questa scadenza, non sarà più possibile utilizzare il ravvedimento e si pagherà una multa del 30%. Alla sanzioni vanno sempre aggiunti gli interessi legali. Il versamento si effettua utilizzando il modello F24.