Inflazione in calo, ma per i consumatori gli aumenti dei prezzi pesano ancora

L'indice del capitolo alimentare è cresciuto del 23 per cento

Inflazione in calo, ma per i consumatori gli aumenti dei prezzi pesano ancora
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Venerdì 22 Dicembre 2023, 11:17

È ormai allo zero virgola l’inflazione tendenziale, ovvero la differenza tra l’indice generale del mese e quello di un anno prima. Ma dal punto di vista del consumatore, la fine della corsa iniziata nel 2021 lascia dietro di sè anche macerie se si guarda al livello assoluto dei prezzi, che per moltissimi prodotti e servizi resta ben al di sopra dei valori precedenti; con poche possibilità di vedere una discesa in tempi rapidi. Insomma si è formato un gradino che continuerà a condizionare le spese degli italiani. Per fare un confronto è forse opportuno andare ancora più indietro nel tempo, in modo da sterilizzare l’effetto anomalo della pandemia su alcune voci, come quelle turistiche. Guardiamo quindi al novembre 2019. Rispetto ad allora, l’indice generale Istat è cresciuto del 16,5 per cento. Ma l’energia elettrica è più cara del 74,5% (quella sul mercato libero, che ora dovrebbe avere margini di discesa, addirittura del 95,9%) mentre il gas fa segnare +61,1%. I voli internazionali costano il 90,9% in più, quelli nazionali “solo” il 68. Al di là del capitolo energia, spiccano i rincari accumulati in quattro anni da alcuni prodotti alimentari. L’olio di oliva costa il 69,1% in più (per la verità soprattutto a causa dell’ultima annata infelice), lo zucchero il 61,8%, il riso il 49,7%. Per le patate l’incremento complessivo è del 37,9%, per l’insalata del 35,7%, per la pasta del 32,1%. La carne fa segnare ritocchi un po’ più contenuti, ma comunque a due cifre per la maggior parte delle varietà. Nel suo insieme, l’indice del capitolo alimentari è cresciuto del 23,8 per cento nel periodo considerato: solo vino e cioccolato hanno avuto aumenti sotto il 5 per cento. Passando ad altre macro-voci, è andata discretamente per scarpe e vestiti (+6,7% nell’insieme) e per le medicine (+1,9%). Per trovare una riduzione nei quattro anni, non resta che guardare ai servizi di telefonia mobile (-3,6%), mentre il costo dei relativi apparecchi, ormai ben più di semplici telefonini, è crollato addirittura del 36%.

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