Scarpe di lusso e vestiti per sfollati
all'autoparco, Casapound: è grave

I doni trovati all'autoparco (Foto Vitturini)
di Marcello Ianni
2 Minuti di Lettura
Domenica 7 Febbraio 2016, 20:38
L'AQUILA - «Noi abbiamo distribuito capillarmente tutto quello che avevamo a disposizione. Ho letto da Il Messaggero una storia molto brutta e grave. Vorrei sapere chi ha fatto tutto questo. Spero che si faccia luce». E' incredulo, Gianluca Iannone, leader indiscusso del movimento CasaPound, dopo aver letto la notizie riportata ieri su questo giornale, del ritrovamento da parte della Forestale di migliaia di scarpe e abiti da lavoro intonsi, dentro l'autoparco comunale, tra inerti, materiale plastico e ferroso, in totale stato di abbandono. Una donazione da parte di CasaPound per gli sfollati, ma mai andati a destinazione. Sulla vicenda anche ieri gli agenti del Nipaf, della stazione di Tornimparte e della sezione di Pg (diretti da Antonio Rampini e Alberto Maurizi) sono tornati all'interno della discarica abusiva per continuare l'operazione di separazione e catalogazione delle scarpe e vestiario da donare alla Croce Rossa e alla mensa di Celestino V.

Intanto già dalla prossima settimana non è escluso che gli investigatori possano andare a Roma, presso la sede del movimento politico per sentire come persone informate dei fatti i vertici di CasaPound, nel tentativo di ricostruire la filiera della donazione fino all'arrivo all'Aquila nei giorni immediatamente dopo i tragici accadimenti legati al sisma di sei anni fa circa. Al momento il sostituto procuratore titolare dell'inchiesta Roberta D'Avolio, ha aperto un fascicolo contro ignoti in cui è stato ipotizzato il solo reato di discarica abusiva. Le scarpe donate da CasaPound agli sfollati dell'Aquila sono della marca americana Vans, dal costo che raggiunge i 70 euro al paio.

IL RACCONTO
«Subito dopo quella maledetta notte – ricorda sempre Iannone – ci siamo attivati per partire verso l'Aquila ed i Comuni limitrofi. Dopo le prime 48 ore erano state portate a termine già diverse consegne tra medicinali, abbigliamento intimo, altro vestiario, scarpe. A Poggio Picenze siamo arrivati con tende ed una cucina mobile. Ricordo che il sindaco ci fece anche gestire il magazzino del Comune per la distrubuzione alla popolazione anche delle scarpre Vans e dei giubbini di marca Napapijri. Riuscimmo ad arrivare in alcuni paesi – ricorda sempre il leader di CasaPound – prima della stessa Croce Rossa e Protezione civile. Quello che ho letto, è davvero mortificante, rispetto alle donazioni e vederlo abbandonato è molto triste. Sono a disposizione delle autorità qualora la mia testimonianza possa essere ritenuta importante, anche se il tempo è passato e non riesco a ricordare tutti i dettagli che hanno ruotato attorno alle donazioni e al loro trasferimento nelle zone terremotate. Tutto quello che attraverso amici ed amici degli amici eravamo riusciti ad avere lo abbiamo immediatamente devoluto». Tutta l'area interessata dalla discarica è stata posta sotto sequestro. Il ritrovamento da parte degli investigatori della Forestale è avvenuto casualmente: sistemando all'interno dell'autoparco comunale i balconi finiti nell'inchiesta sulla realizzazione dei manufatti provvisori nelle 19 new town.
Marcello Ianni
© RIPRODUZIONE RISERVATA