Rapinatore seriale con il coltello tradito dal tatuaggio: condannato a 8 anni

Rapinatore seriale con il coltello tradito dal tatuaggio: condannato a 8 anni
di Alfredo d'Alessandro
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Mercoledì 3 Aprile 2024, 08:11

È finito sotto processo per aver commesso tre rapine, una a distanza di pochi giorni dall’altra, tutte a Francavilla al Mare, tutte ai danni di supermercati. Ma anche di porto abusivo di coltello, ovvero l’arma utilizzata per minacciare le vittime. Ieri Alessandro Medori, 34 anni, difeso dall’avvocato Emanuele Calista, identificato anche grazie a un tatuaggio, è stato condannato a otto anni di reclusione e tremila euro di multa dal Tribunale di Chieti. Accolta in pieno la richiesta di condanna del pm, Marika Ponziani. Il collegio, presidente Guido Campli, giudici a latere Maurizio Sacco e Morena Susi, ha dichiarato il giovane interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e in stato di interdizione legale durante l’esecuzione della pena ed ha ordina la confisca dell’arma in sequestro.

Particolarmente violente e odiose le modalità operative del rapinatore solitario. Il primo colpo fu messo a segno il 22 agosto del 2020 al supermercato In’s: in quella occasione Medori, con il volto coperto, minacciò con il coltello il cassiere impossessandosi dei soldi, 300 euro, custoditi nel registratore di cassa. Numerosi i clienti presenti in quel momento all’interno dell’esercizio, anche per via della stagione estiva in pieno svolgimento.

La seconda rapina fu commessa il giorno dopo, 23 agosto, ai danni di Eurospin, in concorso con un uomo e una donna minorenne nei confronti dei quali si è proceduto separatamente.

In quella occasione il coltello fu addirittura puntato alla gola del cassiere: la rapina fruttò un bottino di 1.305 euro che erano in cassa. I due complici rimasero nel parcheggio del supermercato su un’Alfa 159.

La terza rapina è datata 28 agosto, vittima ancora una volta il supermercato In’s di via nazionale Adriatica nord. Il modus operandi è sempre lo stesso, ma questa minacciando una cliente, alla quale il coltello viene puntato alla gola, e il cassiere, il rapinatore porta via 305 euro. Con l’aggravante, per Medori, di aver commesso il fatto durante il tempo in cui si era sottratto volontariamente alla misura degli arresti domiciliari disposta il 27 agosto dal Gip del Tribunale di Pescara. Alla individuazione di Medori si è arrivati, come precisato ieri in aula dai Carabinieri che indagarono, attraverso le immagini degli impianti di videosorveglianza e i supermercati presi di mira e delle strade circostanze, un riconoscimento avvenuto attraverso le fattezze fisiche, gli indumenti indossati e la presenza di un tatuaggio evidente su un braccio. 

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