Raccontano i sanitari che "il ragazzo ha sopportato il forte dolore con molta dignità, quasi senza mai lamentarsi. Parlava bene l' inglese e si è dimostrato molto educato anche se portava chiaramente sul volto i segni della sofferenza. La vicenda, anche sulla base del suo racconto, è stata ricostruita così. Il profugo sarebbe rimasto vittima mentre stava raggiungendo le coste italiane su un barcone, delle scintille scaturite dallo scoppio di un serbatoio di benzina. Quando è sbarcato, è stato medicato, ma a quanto sembra in maniera frettolosa e senza molta cura e subito è stato trasferito a Rocche di Civitella. Negli ultimi giorni il dolore si è fatto insopportabile e le ferite e le ustioni tutte ancora presenti. Il distretto di base ha deciso di inviarlo dal dottor D'Ascanio, chirurgo noto per il suo lavoro nella cura di ferite e piaghe di difficile guarigione. Aveva le garze attaccate alle ferite e lembi di carne ancora "mangiati" dalle ustioni Per cercare di dargli sollievo c'è voluto un impegno lungo e delicato ed alla fine gli è stata prescritta la terapia del dolore da applicarsi a domicilio tutti i giorni ma tra una settimana dovrà farsi si nuovo visitare in ospedale.
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