Pescara, reati fiscali e truffa: adesso trema ​l’impero De Nicola

Pescara, reati fiscali e truffa: adesso trema ​l’impero De Nicola
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Sabato 6 Dicembre 2014, 09:23 - Ultimo aggiornamento: 7 Dicembre, 19:04
L’AQUILA Perquisizioni a raffica, sequestri di conti correnti per circa venti milioni di euro, un giro vorticoso di società, molte delle quali scatole vuote o comunque di schermata, 24 indagati (fra cui molte teste di legno) con accuse pesanti che vanno dall’associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dell’erario e dell’ Inps, appropriazione indebita, bancarotta fraudolenta, reati fiscali, fino al riciclaggio.

E’ l’inchiesta sul gruppo del noto e discusso imprenditore abruzzese Carmine De Nicola (l’ultima sua scalata, poi fallita, è stata quella dell’acquisto del gruppo Villa Pini) e del suo consulente finanziario, Andrea Di Prinzio, che travolge marginalmente anche l’ex presidente della Provincia, Guerino Testa, che lavora in quello stesso studio professionale come commercialista: studio che negli anni è diventato un vero e proprio snodo delle principali aziende abruzzesi e non. Il reato più grave, quello associativo, riguarda De Nicola, Antonio Di Ianni, suo braccio destro, Andrea Di Prinzio, Antonello Ciuffetelli, Antonella e Pierpaolo De Nicola, figli dell’imprenditore, e Maria Grazia Orlando, moglie di Carmine De Nicola.
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