Era uscito di casa per andare nel cantiere dove sta realizzando la sua abitazione, è finito in un letto del pronto soccorso con lesioni guaribili in venti giorni. Protagonista della vicenda un noto avvocato avezzanese: ad aggredirlo un operaio, M.M., 60 anni, di Avezzano, difeso dall’avvocato Ottaviano Roselli, che gli chiedeva il pagamento di alcune giornate lavorative prestate nella società immobiliare che sta realizzando la costruzione dell’unità abitativa.
Ieri il magistrato inquirente ha concluso le indagini e ha chiesto il giudizio per l’aggressore per minacce e molestie. L’operaio edile, nei giorni scorsi, è stato raggiunto anche da una misura cautelare di non avvicinamento alla parte offesa. L’aggressione sarebbe avvenuta il mese di settembre del 2022, quando l’uomo avrebbe raggiunto il professionista al cantiere e dopo avergli gridato «voglio i miei soldi e voglio anche euro 200 del bonus Draghi», lo avrebbe preso a tavolate in faccia procurandogli gravi lesioni in varie parte del corpo.
Non avendo ottenuto il pagamento l’uomo ha continuato a perseguitarlo seguendolo non solo nel suo studio ma anche mentre andava a riprendere la figlia alla scuola materna. «Non mi metto paura e lo afferrava e lo sbatteva contro la recinzione dell’istituto», gli contesta l’accusa. A maggio di quest’anno lo raggiungeva davanti al Tribunale di Avezzano urlando «Dove scappi, tanto prima o poi ti faccio». Il 60enne è stato accusato di stalking e la Procura ha chiesto e ottenuto dal Gip la misura cautelare di non avvicinamento all’avvocato.
Coinvolto nella vicenda anche un amico, G.
Il Pm gli contesta l’esercizio arbitrario delle proprie ragioni in concorso. I legali della difesa non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. Da una ricostruzione, sembra che l’operaio avesse lavorato con una impresa edilizia che sta ristrutturando un’abitazione del professionista e che non essendogli state pagate le prestazioni dal titolare della società avrebbe chiesto le somme all’avvocato che però si sarebbe rifiutato. La parte lesa è assistita dall’avvocato Gianfranco Restaino, del foro di Avezzano.