A24, masso cade sulla strada: urtata auto della Finanza. D'Alfonso: «Subito lavori strutturali per la sicurezza»

A24, masso sulla strada urtato da auto della Finanza. Autostrada chiusa in direzione Roma
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Mercoledì 30 Marzo 2022, 13:19 - Ultimo aggiornamento: 19:59

A24: masso precipita su carreggiata. Autostrada chiusa in direzione Roma in via precauzionale. Nelle prime ore di questa mattina, una bomba d’acqua ha colpito l’area della Valle dell’Aniene, attivando la scarpata sulla A24, nei pressi dell’area di sosta di Roviano. Un grande masso, precipitato dal ripido pendio, ha sfondato la recinzione e superato l’alta massicciata, arrestando la sua corsa nella corsia di sorpasso della carreggiata ovest, in direzione Roma. Un veicolo della guardia di finanza, in transito poco prima delle 10, ha urtato la pietra, fortunatamente senza conseguenze per gli agenti a bordo. Immediatamente, gli ausiliari del traffico si sono attivati per circoscrivere l’area e in via precauzionale, in attesa di verifiche da parte di tecnici e geologi, l’autostrada è stata chiusa in entrambe le direzioni, con uscita obbligatoria a Vicovaro o a Carsoli. Poco dopo le 11, è stata riaperta la carreggiata est in direzione L’Aquila/Teramo/A25, con una piccola deviazione nell’area di sosta di Roviano. Permane invece l’uscita obbligatoria allo svincolo di Carsoli, con rientro a Vicovaro/Mandela, per i veicoli diretti verso Roma.

La zona interessata dall’evento franoso è quella tra Vicovaro e Carsoli, già segnalata da Strada dei Parchi  al Ministero delle Infrastrutture  e della Mobilità sostenibili e identificata dall’ex commissario per la messa in sicurezza, Maurizio Gentile, «come quella su cui si dovrebbe intervenire prioritariamente con una ricostruzione in variante del tracciato autostradale. In quella tratta, infatti, l’autostrada attraversa un’area caratterizzata da un fronte geologico particolarmente instabile, e che fu sottostimato da progettisti e costruttori, oltre 50 anni fa. Per lo stesso motivo, la vicina Galleria Roviano è stata recentemente sottoposta da Strada dei Parchi a imponenti lavori di rinforzo e di parziale ricostruzione e messa definitivamente in sicurezza. Restano invece le incognite sui terreni fuori dalla competenza autostradale, come quello da cui questa mattina si è staccato il masso, ad oltre 200 metri di distanza dalla massicciata. Eventi come questo, che si aggiungono ai viadotti da adeguare alle nuove norme antisismiche, pendenze e raggi di curvatura da adeguare alle nuove norme costruttive, reti per la fauna a norma ma inadatte a contenere la fauna dei locali parchi nazionali e regionali, ricordano la necessità e l’urgenza di approvare un Pef (Piano economico finanziario) per dare risposte anche a tutti i temi della sicurezza, dopo 10 anni di continui rinvii e silenzi» dice una nota di Strada dei Parchi.

D'Alfonso: «Subito lavori strutturali per la sicurezza»

«Il masso precipitato sulla A 24, nei pressi dell’area di sosta di Roviano, a causa dello smottamento franoso determinato dalle acque di pioggia di queste ore, impone  una definitiva presa di consapevolezza e di coscienza» lo dichiara il senatore abruzzese Luciano D'Alfonso, presidente della commissione Finanze e Tesoro di palazzo Madama.

«L’autostrada che collega Pescara e Teramo a Roma ha urgenza di lavori importanti senza improvvisazioni e intermittenza. Ogni cambio di Governo Centrale in questi lunghi anni ha fatto ricominciare da zero la produzione documentale, le attività istruttorie e le “non decisioni”.

La verità e’ una sola! L’autostrada abruzzese ha esaurito la vita tecnica, poiché il numero degli anni di esercizio è lì a dimostrare la necessità non rinviabile di fare i lavori strutturali».

«Più commissari straordinari - prosegue D'Alfonso - sono stati “tipograficamente” insediati da ogni sorta di istituzione, senza realizzare un solo cantiere che affronti le emergenze di questa autostrada. Si utilizzi lo smottamento franoso intervenuto per fortuna senza perdite di vita umana, per superare lo stupidario insopportabile che procede da troppi anni. La Direzione Generale competente del Ministero delle Infrastrutture si impossessi del dossier e stabilisca un calendario di cose da fare, senza che continui la sua quasita’ di questi anni che abbiamo alle spalle e si fornisca ogni sorta di collaborazione alle figure commissariali generate per risolvere i problemi. Cosa deve accadere ancora per far cominciare la produzione di cantiere nei luoghi autostradali abruzzesi dove la competenza tecnica ha accertato l’urgenza dei lavori coerenti ed appropriati, progettati e validati dal circuito degli Enti preposti a fornire pareri?»

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