Dopo le fibrillazioni, Muti alla platea
«Noi il bis ve lo facciamo ma ora salvate il teatro»

Dopo le fibrillazioni, Muti alla platea «Noi il bis ve lo facciamo ma ora salvate il teatro»
di Rita Sala
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Giovedì 28 Novembre 2013, 08:22
Bis a grande, prolungata richiesta del coro “Si ridesti il Leon di Castiglia. Riccardo Muti, prima di concederlo, si rivolto alla platea, al palco reale del teatro Costanzi stracolmo, osservando: Ma si ridester il Leon di Castiglia? Noi il bis ve lo facciamo, ma se il teatro chiude, abbiamo finito. Non è stato il solo momento in cui il maestro, osannato da Roma con vero amore e incondizionata ammirazione, si è rivolto agli spettatori anonimi e illustri (presenti il Capo dello Stato, Napolitano; il presidente del Senato, Grasso, il ministro della Cultura, Bray; il sindaco di Roma, Marino; il governatore del Lazio, Zingaretti). Agli applausi finali - dieci minuti filati di acclamazioni per il direttore, consensi vivissimi per il tenore Meli, il basso Abdrazakov e per tutte le altre voci, nonché per il Coro e la magnifica orchestra - il maestro ha scandito: «Lo vogliamo aiutare questo Teatro? Serve una risposta corale». Risposta che è arrivata nella forma di un veemente «siiiii, siiiii, siiiii» collettivo, mentre Napolitano applaudiva con calore. Dai palchi e dal loggione «Viva Verdi», «Viva Muti», «Bravo Muti», Maestro sei grande».



BUONE INTENZIONI

Le rappresentanze sindacali aziendali dell’Opera di Roma hanno scritto al Presidente della Repubblica, per «esternare le preoccupazioni riguardo al futuro: le dichiarazioni del ministro Bray, l'intervento del sindaco Marino e quello del pPresidente Zingaretti - si legge nel testo - hanno permesso la sospensione delle azioni di protesta. Questi importanti positivi segnali non sono comunque sufficienti a garantire la serenità duratura che occorre per continuare il percorso di crescita artistica e qualitativa intrapreso dal Teatro sotto la guida di Muti».

Il sindaco Marino, incontrandi ieri, prim a della “prima”, i rappresentanti sindacali di Cisl e Uil, ha fatto una dichiarazione sostanziale: «Con il ministro Bray ed il presidente della Regione Zingaretti condivido per il Teatro dell'Opera lo stesso obiettivo: valorizzare l'offerta culturale partendo dal principio che la lirica non è un’area strategica finalizzata al profitto ma alla cultura».

Si è espresso anche il sovrintendente De Martino: «Il futurodell'Opera di Roma è impegnativo ma in crescita. I teatri lirici hanno bisogno di un sostegno pubblico. A noi dirigenti spetta sicuramente di prestare attenzione a quelli che sono i costi ma a un teatro lirico, a fronte dei propri introiti, della mano pubblica non può fare a meno.
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