«E' una vergogna - tuona Giuseppe Ciotoli, titolare del più antico bar di Ostia, il ”Sisto” - Questo mercatino è uno scempio di bassissima qualità. Avevamo espresso la disponibilità all'amministrazione di collaborare per realizzare un'iniziativa di livello, in grado di produrre un'attrattiva anche turistica. E invece in Municipio hanno fatto per conto loro, producendo un risultato orribile. Per protesta potremmo rinunciare a investire i 20mila euro di autofinanziamento delle luminarie per la zona».
«In un momento di gravissima recessione con molti esercizi che sono sull'orlo della chiusura - contesta il presidente del Centro commerciale naturale, Giuliano Fausti - si pensa di realizzare un mercato “succhiaruote”, detto in termini ciclistici, che verrà a cannibalizzare il lavoro costante che gli operatori del centro storico preparano tutto l'anno, un mercato che lascerà solo macerie delle speranze di chi ha investito nella sua attività. Ci saremmo aspettati un coinvolgimento nel progetto, magari offrendo la possibilità ai nostri operatori di essere protagonisti di parte dell'evento. Ancora una volta questo territorio e i suoi cittadini vengono scavalcati da operazioni di basso profilo venute dall'alto che mortificano le realtà locali. Percorreremo tutte le vie legali per protestare contro questo modo di operare, ma soprattutto vigileremo affinché gli ambulanti siano in possesso di tutte autorizzazioni, in primis quella paesistica sulle strutture».
Nell'annunciare la Fiera di Natale il presidente del Municipio, Andrea Tassone, sottolinea che «questo appuntamento per i residenti del nostro territorio andrà a rinnovarsi, con un'impronta diversa che abbiamo voluto dare per soddisfare sia le esigenze della cittadinanza che degli operatori qualificati che esporranno le loro merci».
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