Ostia, Natale con gli ambulanti:
commercianti contrari all'invasione

Ostia, Natale con gli ambulanti: commercianti contrari all'invasione
di Giulio Mancini
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Domenica 10 Novembre 2013, 16:50 - Ultimo aggiornamento: 19:34
Commercianti in rivolta a Ostia contro la cosiddetta Fiera di Natale promossa dal X Municipio. L’iniziativa prevede l'allestimento di 32 stand pi due punti-ristoro che dal 4 dicembre al 7 gennaio andranno ad occupare piazza della Stazione Veccgia e la via omonima, sottraendo numerosi posti-auto per il parcheggio e, soprattutto, costituendo una concorrenza sleale nei confronti del confinante Centro commerciale naturale di piazza Anco Marzio. E' pesante l'attacco degli esercenti del Centro commerciale naturale di Ostia contro l'amministrazione locale che ha varato la Fiera di Natale. Dal 4 dicembre, per 35 giorni, via della Stazione Vecchia e l'omonima piazza, verranno invase dalle bancarelle che potranno mettere in vendita praticamente ogni genere di merce come borse, cinture, guanti, sciarpe, calze, portafogli, ombrelli, bigiotteria, candele e candelieri, articoli da regalo in legno in ceramica, ferro battuto e rame, saponi, articoli dolciari, vini e spumanti in confezioni natalizie, ma anche frutta, prodotti enogastronomici, vin brulé, cioccolata calda, the e tisane. I mini-negozi saranno 32 in casette in legno ciascuna da otto metri quadrati. In più verranno impiantati due punti-ristoro di grandezza al momento indefinita.



«E' una vergogna - tuona Giuseppe Ciotoli, titolare del più antico bar di Ostia, il ”Sisto” - Questo mercatino è uno scempio di bassissima qualità. Avevamo espresso la disponibilità all'amministrazione di collaborare per realizzare un'iniziativa di livello, in grado di produrre un'attrattiva anche turistica. E invece in Municipio hanno fatto per conto loro, producendo un risultato orribile. Per protesta potremmo rinunciare a investire i 20mila euro di autofinanziamento delle luminarie per la zona».



«In un momento di gravissima recessione con molti esercizi che sono sull'orlo della chiusura - contesta il presidente del Centro commerciale naturale, Giuliano Fausti - si pensa di realizzare un mercato “succhiaruote”, detto in termini ciclistici, che verrà a cannibalizzare il lavoro costante che gli operatori del centro storico preparano tutto l'anno, un mercato che lascerà solo macerie delle speranze di chi ha investito nella sua attività. Ci saremmo aspettati un coinvolgimento nel progetto, magari offrendo la possibilità ai nostri operatori di essere protagonisti di parte dell'evento. Ancora una volta questo territorio e i suoi cittadini vengono scavalcati da operazioni di basso profilo venute dall'alto che mortificano le realtà locali. Percorreremo tutte le vie legali per protestare contro questo modo di operare, ma soprattutto vigileremo affinché gli ambulanti siano in possesso di tutte autorizzazioni, in primis quella paesistica sulle strutture».



Nell'annunciare la Fiera di Natale il presidente del Municipio, Andrea Tassone, sottolinea che «questo appuntamento per i residenti del nostro territorio andrà a rinnovarsi, con un'impronta diversa che abbiamo voluto dare per soddisfare sia le esigenze della cittadinanza che degli operatori qualificati che esporranno le loro merci».
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