De Magistris: resto e nel 2016 mi ricandido a sindaco di Napoli

De Magistris: resto e nel 2016 mi ricandido a sindaco di Napoli
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Sabato 27 Settembre 2014, 17:13 - Ultimo aggiornamento: 29 Settembre, 07:45

Nel 2016 mi ricandido a sindaco di Napoli. Luigi de Magistris lo annuncia in diretta tv a Sky Tg 24, promettendo che ricostruir il suo consenso giorno dopo giorno, e alla fine come sempre decideranno i cittadini.

Ottimismo Tira dritto, De Magistris e si dice convinto di poter ottenere tra due anni percentuali ribaltate rispetto al sondaggio di Sky, che vede il 78% di favorevoli alle sue dimissioni e il 22% di contrari.

«Impugnerò la sospensione» «Non mischiamo la mia storia con quella di Berlusconi», dice a proposito della sospensione da sindaco in base alla legge Severino che ha toccato anche Silvio Berlusconi, decaduto da senatore. Riguardo alla norma Severino, «secondo me non c'è automatismo, ma se mi sospenderanno farò il sindaco per strada» e «impugnerò la sospensione. Il vicesindaco assumerà le mie funzioni ma io sarò sempre il sindaco eletto dai cittadini e alla fine della sospensione riassumerò il mio incarico». «Sistemerò aiuole con i miei concittadini, farò iniziative con loro. Pur sospeso, sarò sempre io il sindaco. La mia squadra è lì, la mia maggioranza è compatta e si è ampliata. Napoli oggi è senza rifiuti e piena di turisti, andiamo avanti senza farci intimidire».

Il bene di Napoli Quando gli viene chiesto se prende in considerazioni le dimissioni per il bene della città evitando che la sua vicenda personale si ripercuota su Napoli, il sindaco risponde che «sarebbe un errore». «Sto portando fuori Napoli da una crisi gravissima, dai rifiuti e dai debiti. Chi mi chiede di dimettermi, la politica? Non lo faccio. La sentenza di condanna è sbagliata, saranno solo le elezioni a cacciarmi da sindaco di Napoli. Andrò avanti fino alla fine con la mia squadra, convinto che i napoletani apprezzeranno il mio lavoro, pur con tutti i limiti che posso avere».

«Mani pulite» Lo Stato, ripete de Magistris «è in parte intriso di corruzione di mafia. Mi sono sempre battuto contro questo sistema, e i napoletani mi hanno eletto anche per questo. Oggi siamo l'unica grande città non governata dai partiti e da un sistema di potere». Al leader dell'opposizione Gianni Lettieri («Le mani criminali sulla città sono di questa amministrazione, ha alzato le tasse al massimo, con degrado e buche dappertutto») il sindaco risponde: «Sono affermazioni gravissime, lui appartiene ai poteri che abbiamo allontanato dalla città. Chiediamoci perchè vogliono commissariare Napoli e mettere le mani su Bagnoli... Le nostre sono mani pulite, non ci lasciamo intimidire, mi farò giudicare dalla gente come ho sempre fatto».

Gli atti «Narrerò ai cittadini italiani una storia in parte nota, e forse non conosciuta da tutti», continua, spiegando la volontà di diffondere atti legati al suo passato di magistrato e alle inchieste da lui condotte. «Nessuna minaccia. Sono stato accusato - ricorda - di aver fatto troppe dichiarazioni ai magistrati quando facevo il magistrato. E allora vorrei riprendere le dichiarazioni che ho rilasciato allora all'autorità giudiziaria, in parte note, prendere atti che non sono più secretati e pubblicarli, per narrare una storia forse non conosciuta da tutti».

Ingroia. «La mia posizione? È molto semplice: De Magistris è innocente, ma si deve dimettere». «Il partito dei giudici? Non esiste. Esiste un partito trasversale contro i giudici». «Gli ex pm in politica? Rischia solo chi è fuori dal coro, non chi è sotto l'ombrello dei grandi partiti». Antonio Ingroia ha condiviso con Luigi de Magistris non solo la toga, ma anche l'azione politica con Rivoluzione civile, il movimento creato dall'ex magistrato palermitano, sciolto dopo il flop alle elezioni 2013 (al suo posto è nata Azione civile). E ora interviene nel caso che sta coinvolgendo il suo collega ed amico.

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