Ancona, quel no al concerto di Ligabue
ma il Del Cònero cade a pezzi lo stesso

Ancona, quel no al concerto di Ligabue ma il Del Cònero cade a pezzi lo stesso
di Michele Natalini
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Martedì 16 Settembre 2014, 09:44 - Ultimo aggiornamento: 22:01
ANCONA Avevano detto no al super concerto di Ligabue, che si sarebbe dovuto tenere in questi giorni. Avrebbe rovinato il campo, disse l’Ancona (con il Comune spettatore), proprio nell’anno del ritorno tra i professionisti. Peccato che il campo dello stadio Del Cònero sia lo stesso un disastro, anche se non ci hanno ballato sopra i fan del rocker. Una vergogna per una squadra di Lega Pro. Spelacchiato. Pieno di buche e di rattoppi di sabbia. In compenso la città ha perso un evento da 25mila spettatori e chissà a quante centinaia di migliaia di euro d’indotto.

La polemica quattro mesi fa. Dopo il rifiuto, l’Ancona si è messa al lavoro. Ma evidentemente ha sbagliato qualcosa. Nonostante, peraltro, una delle estati più piovose di sempre. Meno di 15 anni fa al Del Cònero veniva a giocare la Nazionale, e giù complimenti per lo stato del terreno di gioco. Ora, molto più modestamente, passano allenatori di serie C e sono stilettante. «Campaccio impresentabile per una piazza come la vostra» disse Acori del Gubbio a Ferragosto, dopo la sfida di Coppa Italia. Indiani del Pontedera, l’altro ieri, ha detto lo stesso. I calciatori faticano a palleggiare, ballano su quelle buche. E non sono i fan di Ligabue.