La Guardia di Rocca si era presentata come «un collega», ma l'atteggiamento dei due (insieme ai precedenti per droga dell'albanese) era subito apparso sospetto e così erano stati portati in caserma, dove il militare sammarinese aveva anche minacciato incidenti diplomatici prima di essere perquisito. I due sono ora in carcere con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
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