Chiusure degli uffici postali a Pesaro: ultimo giorno a Novilara, Petriano e via dei Cacciatori

Chiusure degli uffici postali a Pesaro: ultimo giorno a Novilara, Petriano e via dei Cacciatori
di Luigi Benelli
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Sabato 5 Settembre 2015, 06:36 - Ultimo aggiornamento: 10:48
PESARO - Ultimo giorno per gli uffici postali di Pesaro Cacciatori, Novilara e Petriano. Il piano di chiusure e razionalizzazioni di Poste Italiane è andato in porto e da lunedì questi uffici saranno dismessi e il personale trasferito. In via Cacciatori resterà operativa la parte del ritiro di pacchi e lettere non consegnate con avviso, ma circola già l'intenzione di trasferire il servizio pacchi a villa San Martino. Un piano iniziato a marzo, sospeso in tutta Italia dopo le barricate di sindacati e deputati, ma ora arrivato al capolinea.

Per Marco Pazzaglini e Michele Barile di Poste Cgil «è una fine triste. L'azienda voleva procedere in questo senso e nonostante le nostre battaglie, manifestazioni, interrogazioni parlamentari, Poste è arrivata a queste conclusioni. Questo è un errore perché i cittadini, soprattutto di Petriano e Novilara saranno penalizzati».

Non è tutto, perché da lunedì via anche alle riduzioni di orari di apertura. A Belforte all'Isauro l'ufficio resterà aperto non più quattro giorni ma tre a settimana. Stesso discorso a Fratte Rosa, Isola di Fano, Monteciccardo, Piagge, San Giorgio di Pesaro. A Pianello di Cagli si passa da 3 aperture a 2, a Serra Sant'Abbondio da 6 a 3 mentre a Smirra da due a uno.

«Si perde un servizio e un presidio importante per i territori - continuano Pazzaglini e Barile - soprattutto per gli anziani che fanno difficoltà a muoversi. Bisogna pensare che questi uffici hanno una valenza sociale per chi deve fare operazioni, pagare bollettini e soprattutto ritirare la pensione. Noi eravamo nettamente contrari alla chiusura e rimaniamo su queste posizioni. Se si parla di produttività compete all'azienda rendere operativi al meglio quegli uffici».

Poste ha motivato così la chiusura a suo tempo. «La rimodulazione ha preso in considerazione la presenza di altri uffici nello stesso Comune e la distanza degli uffici postali nei Comuni vicini. Le chiusure dei 3 uffici postali in provincia di Pesaro Urbino non indeboliscono il presidio del territorio che può contare in provincia sulla presenza di altri 96 uffici postali e 45 sportelli Atm dislocati nei 59 comuni del territorio. Il bacino di utenza riguarda 156.000 mila famiglie e 23.400 attività industriali, commerciali e professionali. Sono oltre 7.300 le presenze medie giornaliere dei clienti negli uffici postali e 169.000 quelle mensili, di cui 43.000 pensionati. In provincia abbiamo un rapporto abitanti-ufficio postale di 3.700 per ufficio, quando la media italiana è 4.700 e in Germania per esempio di 6.400».

E tra i clienti in attesa, in coda, c'è chi si è dichiarato disponibile a offrire il proprio posto più avanzato, cioè vicino allo sportello, in cambio di qualche moneta. Un modo per saltare parzialmente la fila o arrivare dritto allo sportello. Con un euro fila saltata e commissioni effettuate in poco tempo. «Non ci stupiamo più di nulla se prendesse piede un simile comportamento - chiudono Slc Cgil - ci sono stati litigi, insulti e risse fra i clienti per poter superare la fila».
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