Via via i finanzieri hanno poi allargato l’indagine inglobando località altrettanto rinomate come Ponza, Ventotene, Gaeta o San Felice Circeo e arrivando alla conclusione che il fenomeno, sostanzialmente, aveva interessato durante l’estate l’intera provincia, compreso il capoluogo. Al termine dell’operazione sono risultati 78 gli evasori, di cui 18 ritenuti "evasori totali" in quanto non registravano gli affitti, non accatastano gli immobili e non presentano la dichiarazione dei redditi. Ben 281 gli immobili totalmente sconosciuti al fisco.
Il caso più eclatante accertato è quello di un noto albergatore di Sperlonga proprietario, oltre che di una grande struttura ricettiva, anche di altri 16 edifici, 9 dei quali adibiti proprio a residenza estiva. Quando le stanze in albergo erano esaurite o quando si presentava qualcuno che volendo soggiornare più a lungo preferiva risparmiare, l’imprenditore sperlongano sfoggiava la carta dell’affitto in nero in uno dei suoi innumerevoli appartamenti.
Continuando ad indagare su altri fronti ed in altri comuni, le fiamme gialle coordinate dal colonnello Giovanni Reccia hanno avuto modo di appurare che era entrata a far parte del business degli affitti in nero anche un’agenzia immobiliare di Sabaudia. Quest’ultima, non dichiarando i guadagni realizzati dalla vendita di immobili, era riuscita ad accumulare una vera e propria fortuna senza versare alcun tipo di contributo.