Latina, ospedale di Fondi: il 13 aprile sindaci in Regione per consegnare la petizione

Ospedale di Fondi
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Giovedì 2 Aprile 2015, 17:01 - Ultimo aggiornamento: 18:13
In città tutti ne parlano ma pochi hanno avuto la possibilità di leggere nel dettaglio il contenuto del famoso atto aziendale che rivoluzionerà il sistema sanitario pontino. A svelarne i contenuti, relativamente al “San Giovanni di Dio”, è stato questa mattina il sindaco Salvatore De Meo nel corso della sua conferenza di fine mandato. «Il nostro ospedale – ha ammesso – non chiuderà ma non sarà più quello che siamo abituati a conoscere, la chirurgia servirà solo a decongestionare gli ospedali di Formia e Latina e gran parte delle risorse saranno utilizzate per il day surgery. Il pronto soccorso sarà notevolmente depotenziato mentre la cardiologia, visto anche il prossimo pensionamento di un altro dei medici, andrà in estrema sofferenza».



Resterà al suo posto, e con le stesse attuali risorse di cui gode oggi, l’ostetricia ma è probabile che i tagli alla chirurgia si ripercuotano sul funzionamento e, quindi, sul buon nome del reparto. Di queste e di altre problematiche hanno discusso oggi, qualche ora prima della conferenza di fine mandato, i sindaci del comprensorio che hanno deciso di recarsi nuovamente in Regione il prossimo 13 aprile per consegnare al presidente Nicola Zingaretti le migliaia di firme raccolte con l’ultima petizione.



All’iniziativa, che ha trovato d’accordo i primi cittadini di Sperlonga, Lenola, Monte San Biagio e Campodimele, non ha invece aderito il sindaco di Lenola Andrea Antogiovanni che si è detto sostanzialmente favorevole al riordino previsto dall’Atto Aziendale. La mobilitazione ha invece riscosso il plauso del club Forza Italia di Lenola che ha voluto pubblicamente ringraziare gli sforzi profusi dalla politica «per impedire che vengano meno importanti servizi volti alla difesa della salute dei cittadini».