In una lettera inviata a Governo, Trenitalia, Rfi e Regione Lazio, ha chiesto di istituire un tavolo permanente interregionale per affrontare le emergenze e i disagi che migliaia di pendolari si trovano ad affrontare ogni giorno sulla linea ferroviaria Orte-Roma, anche in previsione di un possibile ulteriore peggioramento della situazione. Richiesta condivisa anche coi Comuni limitrofi.
Nel testo della missiva, il sindaco Dino Primieri ricorda che Orte è una delle 100 stazioni più importanti d’Italia sia per la numerosità dei collegamenti da e verso la Capitale, sia per movimentazione di passeggeri. “Lavoratori e studenti di tutti i Comuni della Tuscia, compreso il capoluogo Viterbo, e anche della bassa Umbria (come Narni ed Amelia) - ricorda Primieri - convergono verso la stazione di Orte per raggiungere la Capitale in 35/40 minuti di percorrenza, grazie ai numerosi collegamenti rappresentati dai treni regionali veloci provenienti da Umbria e Marche e dalla Toscana”.
Da gennaio 2025, a causa dei lavori infrastrutturali lungo la tratta, si sono registrati “pesanti disagi per i pendolari con gravi ripercussioni sull’organizzazione dei tempi di vita e lavoro di migliaia di persone”. Nello specifico, la lettera ricorda “innumerevoli i disservizi determinati da cambi di orario, dal dirottamento di numerosi treni sulla linea convenzionale, ritardi, cancellazioni, tutti sopportati con la speranza che gli interventi, una volta conclusi, avrebbero determinato un netto miglioramento della qualità del servizio offerto”.
Il termine iniziale dei lavori era fine marzo, poi spostato a fine di maggio, “ma ad oggi sono ancora in corso e continui sono i disagi, gli spostamenti di orario e di traccia che fortemente impattano sugli obblighi di servizio pubblico di garantire le esigenze di mobilità delle comunità locali”, si legge ancora. Inoltre, modifiche introdotte come temporanee (e peggiorative dei tempi di percorrenza) sono diventate strutturali.
E ora la notizia che allarma: “Fondato è il timore che progressivamente i treni interregionali umbri, marchigiani, toscani e laziali da e verso la Capitale possano subire una completa traslazione dalla linea Alta velocità alla linea cosiddetta convenzionale, con le ovvie ripercussioni in termini di allungamento dei tempi di percorrenza ed una possibile riduzione dei convogli al momento disponibili sulla linea Orte-Fiumicino, con conseguente sovraffollamento degli stessi”, sostiene il Comune. Da qui la richiesta del tavolo interregionale per scongiurare questa ipotesi.
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