Carlo "Carletto" Nicoletti è la voce ufficiale degli Internazionali d'Italia. Lo speaker e dj, volto noto di tv e radio, ha accompagnato le gesta dei tennisti in queste settimane al Foro Italico, scaldando un pubblico numeroso come non mai. «In 15 anni non ho mai visto un entusiasmo del genere, è bellissimo», racconta Carletto, testimone della impressionante crescita del movimento tennistico in Italia.
Che emozione è annunciare i grandi del tennis a Roma?
«Quest'anno è un'emozione pazzesca.
Che momento sta vivendo il tennis italiano con Sinner, Musetti e Paolini?
«Unico e favoloso allo stesso momento. Gli italiani stanno facendo benissimo da tempo, ma questi Internazionali sono la ciliegina sulla torta».
Com'è Sinner visto da vicino? Dall'esterno sembra glaciale...
«In realtà non lo è. Con Sinner ho un rapporto molto particolare, perché l'ho vissuto tutto, fin dall'inizio, a partire dalla sua prima apparizione qui al Foro Italico. Ma anche la sua prima vittoria alle Next Gen, alle Finals. Ricordo che lì a Torino facevamo il tampone insieme la mattina all'interno del palazzetto. È un ganzo, molto carino con tutti. Lo fermano di continuo, ma lui anche dopo un allenamento, magari tutto sudato, non si nega mai. Sempre carinissimo, disponibilissimo, regala un sorriso a tutti. Io credo che questa sia una sua grandissima dote».
Lo scorso 8 maggio hai avuto l'onore di annunciare al pubblico del Centrale l'elezione di Papa Leone XIV, ti saresti mai aspettato di fare una cosa del genere?
«Quest'anno è un tripudio di emozioni. Quel giorno eravamo tutti emozionatissimi, nessuno si aspettava che il Conclave finisse così presto. Noi eravamo qui per Fognini, per la sua ultima partita, è stato tutto bellissimo. Il video dell'annuncio è diventato virale».
Parlaci del tuo legame con la Fiorentina e l'Nba
«Sono nato a Firenze, tifo per la Viola, mi legano tante cose alla Fiorentina. Per Franck Ribery facemmo una presentazione incredibile allo stadio. Per quanto riguarda l'Nba, insieme al mio socio Giorgio Romano aka BeatSmash, ci occupiamo della musica dei Denver Nuggets. Siamo stati spesso loro ospiti lì, è una figata pazzesca».
Un pronostico sugli Internazionali?
«Pronostici non ne faccio, ma per una questione di scaramanzia. Non succede, ma se succede...».