Guintoli e Aprilia già leader a Phillips Island. Gara 1 a Laverty su Suzuki, male Melandri

Sylvain Guintoli su Aprilia RSV4 2014
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Domenica 23 Febbraio 2014, 12:13 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 14:53
PHILLIP ISLAND - Sylvain Guintoli il primo leader del Mondiale Superbike dopo il round in Australia che ha inaugurato la nuova stagione. Il francese dell'Aprilia è balzato al comando grazie alla vittoria in gara 2, la quinta in carriera. Il driver transalpino era in testa quando, al quindicesimo giro, la corsa è stata fermata per un problema tecnico occorso al vincitore di gara 1, Eugene Laverty (Suzuki): l'irlandese era in seconda posizione al momento della rottura del motore della sua GSX-R 1000.



Griglia ricca.I due piloti ufficiali Kawasaki, Loriz Baz e Tom Sykes, a ridosso di Laverty prima della bandiera a scacchi, hanno completato il podio. Guintoli guida la classifica con 41 punti davanti al connazionale Baz, staccato di 10 lunghezze. Marco Melandri, compagno di squadra di Guintoli, ha ottenuto un secondo e un ottavo posto sul circuito australiano ed è terzo in classifica con 28 punti. Buon inizio anche per Davide Giugliano (Ducati), che ha chiuso entrambe le gare ai piedi del podio ed è quarto a quota 26 punti.



Gara 1.La prima gara è stata caratterizzata dal duello tra i due alfieri Aprilia e l'irlandese Laverty che, dopo aver rimontato sul gruppetto di testa del quale ha fatto a lungo parte anche Giugliano, ha regolato gli avversari negli ultimi giri. Melandri ha chiuso con un ottimo secondo posto precedendo in volata Guintoli che, nella parte iniziale della gara, aveva a lungo condotto il plotone forzando però troppo le gomme e trovandosi, nei giri finali, con la copertura posteriore finita, tanto da impedirgli di contrastare l'attacco di Laverty.



Gara 2. In gara 2 la pattuglia dei protagonisti si è allargata anche a Rea, Baz e Sykes, in rimonta dalle posizioni di rincalzo. Guintoli ha condotto la prima parte di gara e, una volta superato dai compagni di fuga Baz e Laverty, è tornato in testa al 12esimo giro. Due giri dopo un guasto al motore di Laverty, in quel momento secondo dietro il francese di Aprilia, e la conseguente perdita di olio in pista ha costretto Laverty al ritiro e i commissari a sospendere la corsa. L'ordine di arrivo è stato così deciso dall'ultimo passaggio sul traguardo con Guintoli vincitore davanti a Baz e Sykes.



Ancora Guintoli. Il francese ha bissato il successo dello scorso anno, sempre con Aprilia RSV4. Dopo il bel secondo posto nella prima frazione Melandri ha avuto una incertezza nel corso dell'ottavo giro della seconda gara: arrivato lungo in frenata è dovuto rientrare in 14esima posizione. Da lì ha iniziato una bella rimonta che lo ha portato fino alla ottava piazza finale. Il ravennate ha così guadagnato 8 punti che gli valgono il terzo posto nella classifica piloti. «In gara 1 forse mi sono fidato un pò troppo, sono partito forte e verso la fine non avevo più il feeling giusto con la gomma posteriore -ha spiegato Guintoli-. Le condizioni erano molto diverse da quelle trovate nei giorni scorsi, comunque abbiamo fatto un buon lavoro».



«Nella seconda gara ho provato a stare coperto ed ha funzionato, se penso a quello che è successo durante l'inverno non posso che essere contento del nostro weekend, sono tornato finalmente sul gradino più alto del podio», ha continuato Guintoli alludendo all'infortunio e all'operazione alla spalla. «Voglio ringraziare i ragazzi che mi hanno seguito durante la riabilitazione ora sono piuttosto stanco ma avrò un mese a disposizione prima della prossima gara per recuperare».



Melandri deluso. Giornata in chiaroscuro, invece, per Melandri: «Gara 1 è andata bene, ho fatto una buona partenza poi sono stato tranquillo nei primi giri per preservare le gomme in vista del finale. Purtroppo dopo metà gara la moto scivolava tanto, non riuscivo ad essere incisivo, quindi quando è andato in testa Eugene ho preferito conservare il secondo posto -ha spiegato il ravennate-. Anche in gara 2 volevo attuare la stessa tattica, ma per sorpassare Rea ho frenato più forte del solito, la ruota posteriore si è alzata e sono stato costretto a un dritto».



«Sono deluso -ha ammesso- perchè ho buttato via punti importanti, sicuramente mi manca ancora esperienza nell'adattarmi alle reazioni della moto e adattare il setting alle mie caratteristiche di guida. Anche le condizioni della pista hanno fatto emergere dei problemi che non avevamo mai avuto. Ora devo inquadrare la situazione per essere pronto alla prossima gara».
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