Alpha Tauri ingaggia Tsunoda, la generazione Z sfreccia in formula Uno

Alpha Tauri ingaggia Tsunoda, la generazione Z sfreccia in formula Uno
di Claudio Russo
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Mercoledì 24 Marzo 2021, 07:30

In Giappone già impazziscono per lui. A pochi giorni dall’inizio del campionato di F1, al via venerdì in Bahrain, i titoloni in prima pagina sui principali giornali sportivi e le interviste in tv sono tutte per il baby idolo. Lui, Yuki Tsunoda, il primo pilota della Generazione Z ad approdare in F1, ingaggiato dall’Alpha Tauri, non sembra sentire la pressione. Ventun anni il prossimo 11 maggio, è il più giovane fra i partecipanti al Mondiale e, come abbiamo già detto, il più piccolo di tutti e il più leggero. Un vantaggio non da poco in uno sport dove si conteggiano anche i grammi per cercare le prestazioni.
CARRIERA RAPIDISSIMA
Un mini-campione esploso solo recentemente, dopo aver iniziato a correre nei kart nel 2010. Un titolo di F4 locale nel 2018 e il terzo posto con la scuderia Carlin in F2 nella scorsa stagione alle spalle di Mick Schumacher e Callum Ilott, premiato comunque come miglior esordiente. Ma per confermare le sue doti di driver molto veloce al ragazzo di Sagamihara, città di 700 mila abitanti nel Giappone centro orientale, sono bastati i recenti test in Baharain quando ha stabilito il secondo tempo assoluto, a 93 millesimi da Max Verstappen con la Red Bull. Bisogna però rilevare che il debuttante ha usato le Pirelli più morbide a disposizione mentre l’olandese utilizzava gomme un pò più dure.
Introdotto nello sport dei motori dal padre - che gli ha fatto anche da meccanico e manager - che aveva partecipato ad alcune gare in pista e su strada, Tsunoda è sostenuto dalla Honda e dalla Red Bull. Diplomato alle scuole superiori e con alle spalle anche un corso universitario di Sport Management, il neoacquisto dell’Alpha Tauri pratica lo yoga e la meditazione. Ha preso residenza in Svizzera, è fidanzato ma non rivela il nome della sua ragazza. Un pilota forte e determinato che non ha dubbi sui suoi obiettivi: «Sono qui per essere il primo giapponese a vincere in F1, per poi, con il tempo, provare ad aggiudicarmi il Mondiale. Onestamente non mi aspettavo di arrivare subito in F1, non nascondo che ho avuto anche fortuna. Devo ancora imparare molto, però farò di tutto per crescere in fretta. Non vedo l’ora di poter gareggiare Suzuka davanti ai tifosi giapponesi. Il mio sogno comunque è anche quello di disputare il Gp a Montecarlo, che per me è il più bello». Per la sua monoposto ha scelto il numero 22, «il doppio di quello che usavo in F2, ma anche lo stesso di uno dei miei idoli, Jenson Button, e di Takuma Sato, che è mio amico».
I PREDECESSORI
Yuki Tsunoda è il 18° pilota del Sol Levante a correre in Formula 1.

Una presenza importante anche se la tradizione fino ad ora non è stata molto favorevole nei risultati. Il primo a tentare l’avventura fu Hiroshi Fushida che nel 1975 esordì nel Gp d’Olanda. Alla guida di una improbabile Maki (di costruzione nipponica, con motore Ford Cosworth) riuscì a qualificarsi ma non disputò la gara per la rottura del propulsore. I migliori, negli anni ‘80 e ‘90 sono stati Ukyo Katayama e Aguri Suzuki, quest’ultimo cimentatosi anche come costruttore con una sua scuderia, la Superaguri, senza però ottenere prestazioni di rilievo. Prima di Tsunoda, sino al 2014 Kamui Kobayashi, detto “il cobra” per i suoi fulminei tentativi di sorpasso. Ma anche lui in sei campionati non è andato oltre a un piazzamento in prima fila in qualificazione e a un terzo posto ottenuto proprio nel Gp del Giappone del 2012. Ora Yuki punta a far dimenticare il passato.

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