Diego Aguirre, che ha investito grandi energie nella semifinale di Libertadores, conferma il 4-2-2-2 dell'Inter. Il tecnico uruguaiano, con un passato da giocatore della Fiorentina piuttosto opaco, è da settimane che applica il turn-over in campionato. E i risultati si vedono già dopo 9 minuti: l’Internacional è in vantaggio per 2-0. Il Tigres entra con l’idea di arraccorsi, ma qualcosa va subito storto e D’Alessandro firma l’1-0. Nilmar intercetta un disimpegno di Arevalo Rios; D’Ale arriva in corsa come un treno e incrocia un sinistro che batte Guzman. Cinque minuti dopo Valdivia, ormai famoso quanto l’originale «Mago» cileno, raddoppia con un destro a giro sporcato da Ayala. Il 2-1 messicano arriva al 24’ proprio grazie ad Ayala, servito da Sobis.
La partita si accende, gli ospiti guadagnano campo e prendono coraggio. Nella ripresa, però, i ritmi calano e l’espulsione dello stesso Ayala complica le cose per il Tigres. I brasiliani, invece, non vanno oltre il 2-1 nonostante le numerose opportunità. Adesso all’Internacional basterebbe un pareggio qualsiasi per garantirsi il passaggio del turno; oppure un 1-0 dopo parziale di 3-2. Al Tigres, invece, sarebbe sufficiente un 1-0 per ribaltare tutto a Monterrey. La squadra di capitan D’Alessandro ha un piccolo vantaggio, e chissà che in finale non possa esserci proprio il “suo” River (2-0 al Guaranì), la squadra che lo fece conoscere al Mondo.