Al fischio d'inizio, tutti fermi in campo, con i giocatori dell'Huracan che, compresa la situazione, si passano la palla nella propria metà campo, mentre dagli spalti parte un lungo applauso. Poi, dopo 20 secondi, via alle ostilità - sportive, si intende - che produrranno alla fine solo uno 0-0.
I fatti: dopo la gara di andata, persa nettamente per 4-0, i giocatori peruviani avevano subito un'aggressione violenta da parte dei propri tifosi. Gli ultrà si erano recati al campo di allenamento armati di spranghe, pistole e coltelli e, dalle minacce, si era passati allo scontro con alcuni giocatori, tre dei quali feriti (per due di loro, anche ferite lacero contuse). Ma tutto era nato dopo la partita della sera prima perché i tifosi aveva chiesto il faccia a faccia - purtroppo, ormai di rito - con la squadra e non avevano mandato giù il tono polemico con cui i giocatori che ci avevano messo la faccia avevano risposto ai capi ultrà. Da lì, l'aggressione del giorno dopo.
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