C'è una importante novità sull'eredità di Diego Armando Maradona, scomparso il 25 novembre a sessant'anni per un attacco cardiocircolatorio. Il giudice Alfredo Annibal Villata, incaricato di seguire il procedimento per l'eredità dell'ex capitano dell'Argentina e del Napoli, ha accolto il ricorso dell'avvocato Sebastian Baglietto, amministratore della successione scelto dai cinque eredi, e ha ordinato all'avvocato Matias Morla di presentare i conti che riguardano i conti, le proprietà e i debiti del Pibe. Finora, come aveva detto Baglietto nell'intervista al «Mattino», Morla - legale di Diego e amministratore di Sattvica, la società che gestisce il marchio Maradona - aveva indicato come beni soltanto tre auto. Il giudice Villata è andato oltre e ha fatto cinque inviti ai tribunali di altrettanti Paesi (Cuba, Messico, Venezuela, Stati Uniti e Bielorussia) affinché chiariscano quali sono le proprietà di Maradona.
Secondo quanto riportato dal sito argentino infobae.com, Morla, che è assistito dal collega Mauricio D'Alessandro, ha presentato a Baglietto anche altro: le chiavi del container dove sono i preziosi oggetti ricevuti a Dubai e di un appartamento a Buenos Aires e i conti bancari che la società aveva in alcuni Paesi stranieri oltre ai due in Argentina.