«Era già tutto deciso, ma non era stato firmato nulla prima della finale solo perché Inzaghi per rispetto ci ha chiesto di aspettare». Le parole di Esteve Calzada, Ceo dell’Al Hilal, non faranno per niente piacere ai tifosi dell’Inter. Sapere che il proprio allenatore aveva già parlato con un’altra società prima della finalissima di Champions League contro il Psg del 31 maggio rischiano di fare esplodere una polemica. Anche perché vanno contro a quanto detto una decina di giorni fa da Beppe Marotta, presidente dell’Inter, a riguardo («Simone ha deciso dopo la finale»).
Il retroscena
A sentire Esteve Calzada, Ceo dell’Al Hilal, è andata diversamente: «Potrebbe sembrare qualcosa di improvviso, ma è il risultato di un duro lavoro. Inzaghi stava per giocare una partita importantissima e ci ha chiesto di mettere tutto da parte fino a dopo la finale. In questa stagione siamo arrivati secondi, al di sotto delle aspettative: molto semplicemente, da Simone ci aspettiamo che ci aiuti a vincere di nuovo e a riconquistare il campionato». Insomma, un contatto prima della finale. Un sì arrivato a quei 30 milioni di euro netti a stagione prima di scendere in campo a Monaco di Baviera. Però, per la firma l’Al Hilal ha dovuto attendere. E ora Inzaghi è pronto a sfidare domani sera il Real Madrid al Mondiale per club: «Non siamo qui per scambiare maglie con i Blancos o solo per la visibilità.