Il gioco dell'oca va in mostra alla Casina di Raffaello

Una tavola del Gioco del XVII secolo
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Lunedì 1 Ottobre 2018, 16:32
«Dietro uno dei giochi più tradizionali di sempre, considerato oggi un semplice passatempo per bambini, si nascondono in realtà una storia centenaria e significati simbolici senza tempo. Il Gioco dell’Oca, il più classico dei giochi di percorso, è il protagonista della nuova mostra ospitata dal 6 ottobre al 30 dicembre 2018 alla Casina di Raffaello, Spazio Arte e Creatività di Roma Capitale, Assessorato alla Persona, Scuola e Comunità Solidale, gestito in collaborazione con Zétema Progetto Cultura».

«L’esposizione “Il Gioco dell’Oca. Storia e significato di un gioco senza tempo”, organizzata da Le Macchine Celibi soc. coop., intende indagare le origini e il significato di un passatempo oggi celebre in tutto il mondo, ma nato proprio in Italia alla fine del XVI secolo. Avvalendosi della collaborazione scientifica della storica dell’arte Patrizia Giamminuti, che nel 2016, con una ricerca sul tema, ha vinto il Premio Gaetano Cozzi per saggi di storia del gioco (Fondazione Benetton Studi Ricerche), viene proposto un percorso che, attraverso l’esposizione di riproduzioni di tavole antiche, conservate nelle collezioni di alcuni tra i più celebri musei del mondo, come il British Museum di Londra, ma anche attraverso giochi e pannelli didattici, illustra la storia e il significato del Gioco dell’Oca, a partire dalle testimonianze più antiche e dal significato simbolico dell’oca. Tra gli oggetti in mostra, ci sarà anche un libro interamente dedicato a questo passatempo, grazie alla collaborazione di Casina di Raffaello con l’Istituzione Biblioteche di Roma, in particolare con la Biblioteca Centrale Ragazzi.

Una sezione della mostra è poi dedicata alle reinterpretazioni contemporanee, che continuano a rispettare lo schema e le regole principali del gioco tradizionale, con alcune varianti, come nel caso de Il gioco del volo dell’oca dell’artista Maria Lai, diventato anche un’installazione permanente presso il Museo dell’Olio della Sabina, o del Gioco dell’Oca creato da Studiolabo e illustrato da Stefano Marra, oggetto-icona della comunicazione dell’edizione 2017 del Brera Design District di Milano e ispirato all’insegnamento di Bruno Munari: ‘Progettare è un gioco, giocare un progettò. Completano il percorso espositivo alcune tavole selezionate, disegnate e colorate a mano, e un gioco in scatola progettati e realizzati dall’architetto Stefano Ferrante, grande appassionato di giochi dell’oca, che per l’occasione metterà a disposizione dei bambini che parteciperanno ai laboratori un tabellone originale, da lui disegnato. La mostra sarà infatti accompagnata dal laboratorio Gioca con l’Oca, destinato agli studenti della Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado e al pubblico di Casina di Raffaello, durante il quale i bambini potranno realizzare un tabellone personalizzato completo di pedine e dadi». 
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