Ecco Capitan Mutanda "50% eroe, 100% cotone": fumetto in biancheria intima e mantello

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Domenica 29 Ottobre 2017, 17:04 - Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre, 17:21
«50% eroe, 100% cotone»: è lo slogan di Capitan Mutanda - Il film, la family comedy animata in Cgi (con l'incursione di altri stili, dal 2d a una sequenza di pupazzi fatti coi calzini) di David Soren, che porta sul grande
schermo con la Dreamworks i personaggi creati da Dav Pilkey autore dal 12 libri illustrati bestseller per bambini (sono stati tradotti in 20 lingue e hanno venduto 20 milioni di copie) su un preside incapace, che diventa improbabile eroe suo malgrado grazie a due pestiferi bambini, amici per la pelle, George e Harold. Il film, che negli Usa ha convinto pubblico e critica, è presentato in anteprima da Alice nella città alla Festa del Cinema di Roma, e sarà in sala dal 1 novembre con 20th Century Fox.

Nella storia, si unisce un tono di racconto adrenalinico, uno stile visivo eclettico e ipercolorato adatto ad attirare
l'attenzione anche dei più piccoli e sfumature di humour irriverente rivolte ai genitori.Si entra subito nel vivo della
faida tra i due bambini e il preside, il signor Grugno, che con i suoi metodi rattrista tutti gli studenti della Jerome Horwitz Elementary school. George e Harold gliene combinano di tutti i colori e soprattutto hanno reso il preside protagonista di una serie di fumetti disegnata a mano, Capitan Mutanda, dove l'hanno immaginato alieno capitato sulla terra (come Superman) con una vita segreta da supereroe in biancheria intima e mantello.

Il conflitto arriva al culmine quando, dopo una marachella di troppo il signor Grugno, annuncia ai bambini che li metterà in classi diverse. George e Harold non ci stanno, e per una serie di eventi, riescono realmente a trasformare il loro preside in Capitan Mutanda, supereroe dall'animo puro ma senza poteri che rischia ontinuamente di mettersi nei guai. Curiosamente i libri sono stati più volte bersaglio dell'American Library Association e sono stati tolti dagli scaffali di alcune scuole negli Usa perché considerati non abbastanza politically correct e un inno alla disobbedienza all'autorità.