“50 primavere”, la travolgente vita di una cinquantenne nella commedia francese di Lenoir

Agnès Jaoui in "Cinquanta primavere"
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Mercoledì 20 Dicembre 2017, 19:19 - Ultimo aggiornamento: 22 Dicembre, 12:18
Un'eroina cinquantenne, che affronta le difficoltà quotidiane e le sfide che impone la società con onestà e humour. È la protagonista, interpretata da una strepitosa Agnès Jaoui (sei Cesar vinti in carriera), in 50 primavere, la commedia francese di Blandine Lenoir, che la Bim offre come alternativa di classe a cinepanettoni, fantasy e animazione. Un racconto di grande sensibilità quanto raro, per il cinema, che regala pochi ritratti veritieri e profondi di donne che entrano nei 50 anni.

«Come si fa a desiderare di raggiungere un'età che non trova una raffigurazione? Vedevo attorno a me molte amiche arrivarci in una condizione terribile di solitudine amorosa, donne straordinarie, belle e talentuose, con ex mariti che si erano rifatti una vita. Ho avuto voglia di rendere loro omaggio - ha spiegato la regista -. La protagonista Aurore decide di prendere in mano la sua vita. È un personaggio forte che, trovandosi alle prese con una situazione di discriminazione, scopre la solidarietà delle altre donne che la circondano e si rende conto che tutto è ancora possibile». E le difficoltà, per Aurore, rimasta sola dopo un lungo matrimonio, non mancano. Dai primi problemi di menopausa, a una figlia maggiore rimasta incinta, e una più giovane pronta a sacrificare tutto per il fidanzato. Pressioni che la portano a reagire con una ribellione, anche sul lavoro, e a mettersi in gioco quando ricompare un ex fidanzato (Thibault De Montalembert) mai realmente dimenticato.

Un turbinio messo in scena con realismo, umorismo e sguardi ironici su un mondo perlopiù maschile che sembra pretendere dalle donne prima un'eterna giovinezza per poi confinarle nel ruolo di nonne. Interprete perfetta della storia è Agnès Jaoui, una delle personalità più importanti del cinema francese, che ha firmato come regista, co-interprete e co-sceneggiatrice, a fianco del suo complice artistico da oltre 30 anni, Jean-Pierre Bacri (sono stati a lungo anche compagni di vita) nuovi capolavori della commedia francese come Il gusto degli altri (candidato all'Oscar) e Così fan tutti (premiato a Cannes). «Questo è un ruolo straordinario - ha spiegato Agnès Jaoui nelle interviste - che parla in modo molto semplice di cose che tutte noi donne ci troviamo prima o poi ad affrontare. La menopausa, ma anche il modo in cui cambia lo sguardo degli uomini, il distacco dai figli che iniziano a fare la propria vita. Una successione di lutti, sfide e cambiamenti di prospettiva. Tutti temi che il cinema tende ad occultare. Spesso infatti mi arrivano sceneggiature in cui l'età del mio personaggio, è 49 anni, quasi si avesse paura anche solo a scrivere quel numero in più».

Eppure, «le cinquantenni sono molto attive nella società, anche culturalmente, sono quelle che più comprano libri, che vanno più a teatro e al cinema.
Durante un'anteprima in una sala in Francia, una signora ha chiesto a tutte le cinquantenni presenti di alzarsi, ed è scattato in piedi gran parte del pubblico è stato commovente».
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