Red Flag nelle relazioni: come riconoscere i segnali di allarme

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Martedì 27 Febbraio 2024, 08:55 - Ultimo aggiornamento: 17:04

In un mondo sempre più connesso attraverso i social media, la terminologia che usiamo per descrivere le dinamiche relazionali evolve costantemente. Uno dei termini entrati di prepotenza nel nostro vocabolario quotidiano è "Red Flag", ovvero bandiera rossa, un'espressione che mette in guardia su comportamenti potenzialmente allarmanti nelle relazioni interpersonali. Per approfondire questo argomento, abbiamo parlato con Marco Naman Borgese, psicologo e psicoterapeuta attivo anche sulla pagina Instagram @tunonhaibisognodellopsicologo, che ci offre una panoramica sulle cosiddette "Red Flag" e su come queste possano influenzare le nostre relazioni.

Cos'è una red flag?

Una red flag è una parola che ora possiamo ascoltare sui social e che testualmente traduciamo in italiano con "Bandiera Rossa". Ma cosa intendiamo? Sono qui piccoli segnali quando conosciamo una persona, quando siamo frequentando una persona che in qualche modo ci portano a pensare che... c'è qualcosa che non torna. Quando noi ci rendiamo conto che alcuni segnali, alcuni comportamenti, alcuni atteggiamenti, in qualche modo stridono con quello che la persona ci sta mostrando o che comunque ci vorrebbe mostrare. Quando conosciamo una persona prestiamo anche particolare attenzione a quei segnali che ci fanno riflettere sul fatto che qualcosa magari non è proprio con come sembra...

Come riconoscere una red flag?

Ci sono diversi segnali atteggiamenti comportamenti che fanno un po' sventolare questa bandiera, anzitutto una mancanza di comunicazione, quindi quando l'altra persona fa fatica a raccontarsi in maniera autentica, transparente. E poi ci sono quelli più importanti, come le manie di controllo, atti di possessività, insomma, quando la persona tende a invadere la nostra vita. Questi sono tutti segnali a cui dover prestare particolare attenzione. Quindi stiamo molto attenti quando amici e conoscenti ci fanno notare qualcosa, perché magari quando siamo pienamente coinvolti nella fase di infatuazione, di innamoramento, noi descriviamo l'altro un po' per come vorremmo che fosse. Non sottovalutiamo questi segnali che ci portano a dire che l'altro potrebbe avere anche dei lati oscuri.

Come non confondere una red flag

Dobbiamo capire che un solo comportamento sporadico una volta non vuol dire che quella persona ha qualche lato oscuro, che andremo incontro in una relazione che in qualche modo non sarà positiva o che non appagherà la nostra vita. Quindi non facciamo l'errore di catalogare una persona per un comportamento, un atteggiamento con una persona tossica. È una sommatoria di cose che ripetute nel tempo che devono farci riflettere. E poi rifacciamoci anche alle nostre esperienze passate. Se noi abbiamo avuto altre esperienze passate in cui un determinato comportamento sappiamo che in noi produrrà una sorta di malessere, questo è molto importante. Quindi è sempre da fare una media ponderatafra quello che abbiamo vissuto, quello che è l'altro e quello che cerchiamo in una relazione.

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