Perché con la variante Omicron il numero dei casi di infezione è aumentato così rapidamente? Cosa rende questa mutazione del virus più contagiosa delle altre? Una risposta potrebbe venire da uno studio giapponese. I ricercatori della Kyoto Prefectural university of medicine hanno scoperto che Omicron sopravvive molto più a lungo sulla plastica e sulla pelle rispetto alle precedenti varianti del coronavirus. In particolare, il tempo di sopravvivenza di questa mutazione raggiunge le 21 ore sulla pelle e gli otto giorni sulla plastica, cioè circa il triplo rispetto al virus originario di Wuhan. «Lo studio ha mostrato che Omicron ha la più alta stabilità ambientale tra le varianti, ciò suggerisce che questa caratteristica possa essere uno dei fattori che hanno permesso alla variante Omicron di sostituire la variante Delta e di diffondersi con molta rapidità», scrivono i ricercatori.
Omicron più contagiosa, lo studio
La ricerca è stata pubblicata sulla piattaforma bioRxiv, che rende disponibile gli studi in attesa di revisione della comunità scientifica.
Soltanto la variante Alfa, con 191,3 ore ha mostrato una resistenza analoga. Omicron sopravvive, inoltre 21,1 ore sulla pelle, anche in questo caso notevolmente più di quanto riuscisse al virus di Wuhan (8,6 ore), alla variante Gamma (11 ore) e Delta (16,8 ore). Simile invece la sopravvivenza di Alfa (19,6 ore) e Beta (19,1 ore). La variante Omicron ha mostrato inoltre una più alta capacità di resistere ai disinfettanti rispetto al ceppo di Wuhan, ma analoga a quella delle altre varianti e non tale da richiedere pratiche di disinfezione aggiuntive rispetto a quelle consuete.
Un altro studio ha infine rilevato che Omicron è più trasmissibile rispetto alla Delta sebbene determini una carica virale simile e talvolta addirittura inferiore. Inoltre, a 5 giorni dal primo tampone, il 50% dei positivi potrebbe essere ancora contagioso. Lo ha indicato una ricerca della Harvard T. H. Chan School of Public Health di Boston. Il risultato sorprendente è che i contagiati da Delta hanno una carica virale che raggiunge vette più alte rispetto a quelle rilevate nei casi di Omicron. Dunque l'elevata trasmissibilità della nuova variante non sarebbe legata a una maggiore carica virale, bensì alla capacità del virus di eludere le difese immunitarie.
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