«Non si entra dalla porta centrale». E sull'autobus è il caos

«Non si entra dalla porta centrale». E sull'autobus è il caos
di Pietro Piovani
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Lunedì 15 Ottobre 2018, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 02:51
«Non si entra dalla porta centraleeeeeee!». La voce dell’autista risuona a ogni fermata, sul tragitto della linea 913, dalla stazione di Monte Mario a piazza Augusto imperatore. E a ogni fermata, appena i passeggeri in uscita sono scesi, si ripete la scena: gli sportelli si chiudono sulla faccia di chi provava a salire, gambe e braccia che restano intrappolate fra i cristalli, panico, proteste, insulti. E ancora il solito grido: «Non si entra dalla porta centraleeeee!».

A bordo il sentimento che predomina è lo stupore. Ma che è successo stamattina? Cosa sarà saltato in mente a questo autista eretico, questo folle paladino della legalità? Tra i viaggiatori si apre il dibattito, ma a bassa voce, perché il Savonarola al volante fa paura a tutti: «Finalmente uno che fa rispettare le regole»; «Sì ma davanti e di dietro non si riesce a entrare per la gente che c’è, uno come fa a salire?»; «Questo ce fa perde tempo, io devo andà a lavorà». 

Il conducente che in una bella giornata di ottobre ha deciso di punto in bianco, senza avvertire nessuno, di imporre il rispetto del regolamento Atac, è l’imprevisto che manda il sistema in avaria, il granello di sabbia che inceppa il meccanismo. Si sa come vanno queste cose: si comincia così, e se non si sta attenti si finisce con gli autobus che arrivano in orario.

pietro.piovani@ilmessaggero.it
 
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