È bastato poco al Foro Italico per colorarsi d’arancione, in contrasto con quell’azzurro terso che al termine di questi Internazionali BNL d’Italia, brilla comunque e ancora più forte nel cielo di Roma. Il Campo Centrale si è inchinato lo stesso di fronte al suo campione dal fluido magico capace con i suoi colpi, fatati e fatali, di allineare cuori e pensieri di tutti. Nonostante la mancata vittoria, prospettive comuni si sono incontrate sul campo largo del gioco, così come in tribuna d’onore, dove un parterre di politici, personaggi famosi e sportivi, non ha voluto perdere l’appuntamento con la storia del tennis: un italiano dal nome straniero, Jannik Sinner, espressione fisica della contemporaneità, che si è scontrato con il numero tre, lo spagnolo Carlos Alcaraz, capace di vincere il match contro il non migliore dei Sinner vistosi nel torneo.
Fuori dai distinti l’ansia cresce, si moltiplicano le parrucche e si svuotano i bicchieri. E se l’altoatesino soffre, gli spalti soffrono con lui. Paolo Bonolis, Ferzan Ozpetek, Eleonora Daniele - tra i volti più affezionati, visti più volte in tribuna durante il torneo - prendono posto per la finale. Poche ore prima, in tribuna era seduto anche il presidente Sergio Mattarella, giunto per la finale della vincente Jasmine Paolini svoltasi 24 ore prima, i cui festeggiamenti si sono protratti per la finale di doppio femminile che Paolini ha vinto con Sara Errani.
© RIPRODUZIONE RISERVATA