Olimpiadi 2024, i Giochi ridisegnano Roma: la nuova mappa dello sport

Olimpiadi 2024, i Giochi ridisegnano Roma: la nuova mappa dello sport
di Carlo Santi
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Mercoledì 15 Giugno 2016, 08:42 - Ultimo aggiornamento: 16 Giugno, 08:34

ROMA In un certo senso anche il Comitato olimpico internazionale si pronuncerà sulla riqualificazione di Roma Capitale, qualora l'Italia fosse indicata quale Paese ospite delle Olimpiadi 2024. Entro ottobre il comitato promotore di Roma 2024 consegnerà al Cio il dossier definitivo con gli ulteriori dettagli relativi al progetto. Il dossier, nel quale figureranno elementi importanti per la città, a cominciare da una fotografia dell'impiantistica di base, sarà a disposizione del Campidoglio già a luglio: in esso non figurano opere monumentali o inutilmente costose, ma progetti destinati a riqualificare parte delle strutture esistenti, con lo scopo di inserirle in un tessuto urbano più adeguato alle necessità di una grande capitale attenta ai bisogni reali dei cittadini e quindi con prospettive di fruibilità anche oltre i Giochi. D'altro canto, l'Agenda 2020 approvata a fine 2014 non permette che vengano ripetuti gli errori commessi nel recente passato, con diverse strutture galattiche divenute monumento di incapacità progettuali che alla lunga minano lo spirito stesso dei Giochi. Non a caso il Cio, per ciascun progetto, per ciascun impianto, vuole conoscere quale sarà la gestione nel futuro.

 

LO SCENARIO
In questo scenario, Roma 2024 sta procedendo alla realizzazione di quindici playground, uno per ciascun municipio. Si tratta di aree attrezzate soprattutto per il basket, aree paragonabili ai vecchi oratori dove lo sport era di casa. Insieme a questo, il comitato promotore sta lavorando con la Regione per riqualificare le banchine del Tevere, onde renderle non solo ciclabili ma utilizzabili anche da chi fa jogging. Roma dispone inoltre di diverse aree militari in disuso, strutture che il comitato vorrebbe finalizzare a ostelli e campi di allenamento. A proposito dei quali, con un'operazione lungimirante è stato realizzato un censimento delle palestre e delle strutture sportive delle scuole capitoline: si tratta di una mappatura utile al Campidoglio per capire su quali spazi potrà contare non solo relativamente alle ore scolastiche, ma anche per avviare all'agonismo più giovani a costi accessibili.

Non si ferma però qui il lavoro di Roma 2024. Guarda anche al verde, visto che intende non solo di rimodellare l'immagine di Villa Borghese e Villa Ada, sedi delle prove di equitazione e mountan bike nel progetto olimpico, ma anche realizzare tre grandi parchi: a Tor Vergata con piste ciclabili, nel quadrante Sud dove sorgerà il bacino remiero e a Saxa Rubra tra la Rai e il Raccordo dove nascerà un'oasi naturalistica. Il tutto con la novità dell'anello ferroviario per collegare in maniera adeguata la città.

Il Villaggio olimpico è previsto a Tor Vergata, con un'operazione simile a quelle realizzate a Barcellona, con la riqualificazione di Barceloneta, e a Londra che nel 2012 rimise a nuovo l'area di Stratford. La struttura è pensata per ospitare durante i Giochi circa 18 mila persone: poi sarà utilizzabile da 7.000 cittadini, una parte destinata a diventare il campus dell'università e un'altra per contribuire ad allargare le strutture del policlinico. Nella stessa area è previsto anche un impianto per il ciclismo e un'Arena «temporanea» che all'occorrenza si potrà smontare e rimontare in un'altra città.

Quale sarà il contributo del Cio, oltre a misurare il grado di sostenibilità delle opere? Il Comitato verserà nelle casse dell'evento 2 miliardi di dollari. L'unico grande impianto che verrebbe realizzato, anzi ultimato, è il Palazzo dello Sport a Tor Vergata progettato dall'archistar Santiago Calatrava. Si tratta, di là delle necessità olimpiche, di una struttura che alla città manca: nessuna grande capitale ne è sprovvista (si pensi a Londra o Berlino). Persino Belgrado, Lubiana o Praga dispongono di un Palazzo dello Sport degno di questo nome. Per una città come Roma, che ha da offrire moltissimo quanto a storia, arte e cultura, un luogo per le grandi manifestazioni internazionali diverrebbe una formidabile occasione di marketing.

C'è poi il Foro Italico: Roma 2014 vi punta molto, è una grande occasione per riqualificare l'area dello Stadio Olimpico e dello Stadio del Nuoto che garantiranno lo svolgimento delle due discipline top dei Giochi, atletica e nuoto. Verrà quindi riqualificato lo Stadio Flaminio, che oggi rischia di essere demolito: ospiterà il rugby a sette e il pentathlon moderno prima di tornare patrimonio della città, con un'operazione di recupero che altrimenti ben non potrebbe avere luogo.

C'è anche Roma Antica nell'assetto che verrebbe predisposto per lo svolgimento delle gare. Ed è un grande atout che la Capitale può giocare facendo la differenza con Parigi o Los Angeles. Al beach volley è per esempio destinato un Circo Massimo adattato per l'occasione mentre il ciclismo attraverserà i maestosi Fori Imperiali. Infine, l'arco troverà la sua sede naturale entro le Terme di Caracalla mentre le prove di tiro saranno ospitate nel glorioso ippodromo di Tor di Quinto. A sua volta, il complesso dell'Eur metterà a disposizione gli impianti delle Tre Fontane e il laghetto che sarà utilizzato per il triathlon (a Londra si gareggiò nel Sepentine Lake di Hyde Park), mentre il Palazzo dello Sport vedrà le fasi iniziali del torneo di pallavolo.

Insomma, tanti recuperi con un impegno finanziario proporzionato che esalterebbe non pochi angoli della città oggi degradati a simbolo di una Capitale che sembra non voler alzare la testa oltre il muro dell'autocommiserazione.