New York, escalation di violenza: nove sparatorie nel week end, due morti

New York, escalation di violenza: nove sparatorie nel week end, due morti
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Sabato 21 Novembre 2015, 01:04 - Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 00:25
Nove persone ferite, di cui due a morte. Questo il tragico bilancio dello scorso week end nei sobborghi di New York, dal Queens a Brooklyn.

Un bagno di sangue i cui dettagli, riportati dal New York Daily News, raccontano l'aumento esponenziale della violenza in città dopo il periodo di "tolleranza zero" che aveva migliorato la situazione prima dell'avvento di Bill De Blasio.



E' cominciato tutto nel sobborgo del Queens, con due uomini aggrediti a colpi di pistola ad una festa intorno alle 8.53 di sabato scorso. Uno dei due, entrambi 18enni, non ce l'ha fatta: Peyton Manwaring è morto per una banale lite.



Solo pochi minuti dopo, a Brooklyn, un'altra sparatoria: due ragazzi di 19 e 22 anni sono stati feriti vicino alla terza strada di Williamsburg dopo le 9 di sera. Sempre a Brooklyn, qualcuno ha sparato a un sedicenne verso le 21.15. Altre sparatorie con feriti sono state registrate nella notte e la mattina di domenica tra Williamsburg e Brownsville. E poche ore dopo, nella giornata di domenica, il 46enne Fitzgerald McBride è stato colpito mentre era a bordo della sua auto: ferito alla gola, ha perso la vita in ospedale.



Un'escalation che riguarda tutta l'America e che potrebbe essere causata dal cosiddetto "effetto Ferguson", che, dopo il noto caso di cronaca, ha messo in forte difficoltà la polizia. Di certo c'è che le sparatorie sempre più frequenti ricordano il triennio dal 1990 al 1993, quando era sindaco David Dinkins, mentore di De Blasio. Periodo che, purtroppo, sembra voler tornare prepotentemente d'attualità.
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