Inchiesta di Milano, cosa succede ora? La decisione del gip che conferma gli arresti (5 ai domiciliari e 1 in carcere) arriva a due settimane dalla richiesta della procura, in un’inchiesta che per ora conta 74 indagati. I pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici, coordinati dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, insieme alla Guardia di Finanza, avevano chiesto gli arresti domiciliari per l’ex assessore alla Rigenerazione urbana del Comune di Milano Giancarlo Tancredi e per il costruttore e presidente del gruppo immobiliare Coima Manfredi Catella, che poi ha lasciato alcune deleghe ai vertici dell’azienda. La procura aveva invece chiesto il carcere per l’ex presidente della Commissione per il paesaggio del Comune di Milano Giuseppe Marinoni, per l’architetto Alessandro Scandurra che ne faceva parte, e anche per l'architetto Federico Pella e per il costruttore Andrea Bezziccheri.
Chi sono gli indagati?
Giancarlo Tancredi, ex assessore comunale all’Urbanistica.
E’ entrato nella giunta di Beppe Sala nel 2021, dopo essere stato tra i massimi dirigenti dell’Urbanistica, ricoprendo il ruolo di direttore dell’Area Pianificazione Tematica e Valorizzazione Aree di Palazzo Marino. E’ l’uomo che ha quindi messo le firme di peso sul futuro - e ora presente - immobiliare di Milano. È stato al centro di partite decisive come la riqualificazione degli scali ferroviari dismessi, quella mai compiuta dell’ex Pirellino (che avrebbe dovuto realizzare Coima di Manfredi Catella), e del progetto di rifacimento dello stadio di San Siro e del quartiere adiacente, da parte di Milan e Inter. Dopo la richiesta della procura si è dimesso dalla carica di assessore.
Manfredi Catella, costruttore e al vertice del gruppo immobiliare Coima
Alla guida prima di Hines, e poi di Coima, è l’artefice di progetti che hanno rivoluzionato il volto di Milano, su tutti il progetto di Porta Nuova e la Biblioteca degli alberi. A lui sono legati gli interventi che stanno cambiando lo skyline della città, come Milano Porta Nuova, il Pirellino, lo Scalo di Porta Romana per le palazzine del Villaggio Olimpico e la Biblioteca degli Alberi, in zona Porta Garibaldi-piazza Gae Aulenti. Dopo l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Mattia Fiorentini, ha lasciato alcune deleghe, “escludendo – aveva comunicato in una nota - tutte le attività esecutive aventi ad oggetto rapporti con la pubblica amministrazione”.
Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione per il paesaggio
Per la procura, l’ex presidente della Commissione per il paesaggio – organo pubblico del Comune che ha il compito di esprimersi sui progetti della città ma che per le accuse è asservito ai privati – agiva “in una condizione di totale conflitto d’interesse, che ometteva di dichiarare e che falsamente negava nel suo mandato tra il 2021 e il gennaio 2025”. Nonostante ciò, Marinoni era stato confermato dal sindaco Sala su impulso dell’assessore alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi al vertice della Commissione che di fatto aveva un potere notevole nelle decisioni sui progetti. Nelle chat, il dirigente parla di un “Pgt ombra” realizzato dagli indagati.
Alessandro Scandurra, architetto membro della commissione e consulente dei costruttori
E’ stato membro della Commissione per il paesaggio dal 2018 fino al 2024. Durante il suo mandato, tra l’altro – contesta la procura – ha bocciato l’iter per la realizzazione della Torre Calvino, salvo poi essere lui stesso incaricato dal committente per disegnarla. Nel periodo in cui era membro della commissione, l’architetto ha incassato come progettista circa 3,5 milioni di euro da aziende che dovevano farsi approvare progetti urbanistici su Milano, da Kryalos a Castello Sgr fino alla Egidio Holding. “Quei soldi non sono tangenti, ma parcelle per il mio lavoro”, si è difeso Scandurra.
Andrea Bezziccheri, costruttore al vertice di Bluestone
Costruttore e numero uno della società Bluestone, è indagato anche per altri progetti edilizi, tra cui quello delle Park Towers, le due torri da 23 e 16 piani e un terzo stabile di 10 metri per un totale di 113 appartamenti, realizzato senza piano attuativo al posto di due vecchi fabbricati industriali e quello di piazza Aspromonte. Con la sua società Bluestone, e assieme alla Egidio Holding, è accusato di aver pagato fatture per 279 mila euro all’architetto Scandurra, che ancora una volta nella veste di componente della commissione del Paesaggio si è espresso su progetti presentati da chi lo aveva pagato. Per lui il giudice ha disposto il carcere.
Federico Pella, architetto socio e amministratore dello studio di progettazione J+S
Il professionista è accusato di corruzione per partecipato tra gli altri progetti alla riqualificazione delle ex scuderie Montel a San Siro trasformate in terme. E’ coinvolto nell’indagine per i suoi rapporti con Marinoni, l’ex presidente della Commissione per il paesaggio, con cui – in base alle chat - condivideva affari e progetti per il futuro urbanistico della città. Prima dell’interrogatorio di garanzia si è dimesso dalle cariche che rivestiva nella società.