Tiferà Lazio dal cielo. A 77 anni si è spenta Suor Paola, ha raggiunto Dio. Da tempo combatteva contro un maledetto tumore dalla sua stanza del convento a Via Colli della Farnesina, la situazione è precipitata ieri pomeriggio e in serata è arrivato il triste annuncio.
Lotito sapeva tutto, è commosso per la scomparsa di un'amica, sempre fedele al suo fianco: «Gliel’ho promesso. La ricorderemo presto nel miglior modo».
Suor Paola, la tifosa più amata
Oltre la tunica, resta molto di più del personaggio istrionico.
L'IMPEGNO
Indossare un abito sacro e presentarsi in tv per parlare di pallone non sempre ha messo tutti d’accordo: «Ero stata invitata a partecipare e ne ho parlato con la madre generale della congregazione, che mi ha risposto: “Se tu sai parlare di calcio e te ne intendi, vai”. Io — spiegò suor Paola — ho pensato che potesse essere una porta aperta per far crescere progetti di volontariato. Ma all’inizio è stata molto dura: il mondo ecclesiastico si è rivoltato, le altri madri generali chiamavano la mia al telefono per dirmi di smetterla subito». Alla fine invece il velo della religiosa ha tenuto compagnia agli italiani durante le domeniche di campionato per ben 12 anni e anzi «si sono aperte tante altre porte, confidando ogni giorno nella Provvidenza di Dio». Forse anche questo l'ha unita prima a Cragnotti e poi per 20 anni a Lotito, spesso contestato da gran parte del tifo. Suor Paola ha organizzato numerosi eventi di beneficenza coinvolgendo la società biancoceleste (i calciatori camerieri per i meno fortunati) e ha stretto legami forti con diversi personaggi della Lazio: da Vincenzo D’Amico a Giuseppe Signori, da Marco Parolo a Mattia Zaccagni, l'attuale capitano. Ha letteralmente adorato diversi allenatori passati da Formello: da Eriksson a Delio Rossi, che per tenere fede ad una scommessa fatta fece un tuffo nella Fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo nel 2006, dopo un derby vinto.
L'ONORIFICENZA
Dopo “Quelli che il calcio”, ospite anche i talk politici e presenza fissa anche nel programma "A sua immagine", Suor Paola non ha mai smesso di trascorrere le sue intensissime giornate fra le mamme e i bambini delle case-famiglia, i poveri della periferia, i carcerati di Regina Coeli, i padri separati ridotti all'indigenza e gli anziani del centro diurno. Anche maestra presso l’Istituto Sacro Cuore di Gesù alla Farnesina e allenatrice di calcio. Quando nel 2021 qualcuno le aveva preannunciato al telefono che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intendeva conferirle una delle massime onorificenze dello Stato, aveva risposto con l’ironia un po’ pungente che l'ha fatta amare non solo dai laziali, ma da tutto il grande pubblico: «Ma che vuol dire? Mi fate cavaliere? Quindi mi regalate un cavallo?». Scherzava, ieri purtroppo no. Un'aquila biancoceleste l'ha accompagnata in cielo.
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