Raoul Bova, Rocio Munoz Morales parla per la prima volta in pubblico dopo lo scandalo: «Amo la verità e l'onestà. Sono qui con le mie figlie e sono felice»

Ospite al Magna Graecia Film Festival in Calabria, a Soverato, l'attrice interviene dal palco della manifestazione

Raoul Bova, Rocio Munoz Morales parla per la prima volta in pubblico dopo lo scandalo: «Amo la verità e l'onestà. Sono qui con le mie figlie e sono felice»
di Veronica Cursi
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sabato 2 agosto 2025, 09:51 - Ultimo aggiornamento: 14:37

Bellissima in un lungo abito nero a pois bianchi, Rocio Munoz Morales, l'ormai ex moglie di Raoul Bova, parla per la prima volta in pubblico dopo lo scandalo che l'ha travolta. Ospite al Magna Graecia Film Festival in Calabria, a Soverato, l'attrice interviene dal palco della manifestazione. Nessun accenno alla fine della sua storia con l'attore, ma il richiamo all’onestà e alla verità sembrano tanto frecciatine rivolte al suo ex compagno.

Raoul Bova denuncia Corona per diffamazione. L'ex paparazzo dei vip: «Ma quale trappola, tradiva Rocio da cinque anni. Bernardini de Pace? Vuole solo vendicarsi»

Le parole di Rocio

L'attrice, 37 anni, sorride, concede autografi e foto ricordo con i fans. Poi, intervistata dalla conduttrice dell'evento dedicato al cinema, racconta la sua esperienza in Calabria. «Io amo la verità e l'onestà di questa terra che a me arriva nuda, nel suo bello e nel suo brutto - dice - E' una terra che accoglie. Non ha paura di essere se stessa sapendo le proprie fragilità, quando una terra è così vera e così sincera ha una potenza che altri posti magari anche con più possibilità non hanno. Da tre giorni giro qui con le mie bambine e con mia mamma e trovo sempre gente bella e luoghi che mi sorprendono. Sono felice». Tanti i commenti sui social. In molti hanno visto in queste parole un chiaro riferimento all'ex e ai tradimenti nei confronti dell'attrice.

La verità scoperta in rete

Rocío avrebbe scoperto il tradimento di Bova con la 23enne Martina Ceretti in diretta, attraverso la rete.

Un fulmine a ciel sereno che ha portato alla luce anche una versione diversa da quella raccontata da Bova. Nelle conversazioni diffuse, infatti, l'attore avrebbe sostenuto di vivere da tempo da separato. La replica di Rocío è netta: fino a maggio inoltrato la coppia avrebbe continuato a condividere la quotidianità, con gli alti e bassi di ogni rapporto, ma sotto lo stesso tetto. A sostegno, ci sarebbero testimonianze dirette. Dopo l’esplosione del caso, i contatti tra i due si sarebbero ridotti a monosillabi, limitati all’organizzazione delle figlie.

L'affidamento delle figlie

E proprio le figlie ora sono al centro della battaglia legale. Con un ricorso per l’affido esclusivo e il mantenimento delle figlie Luna e Alma, l’attrice, che ha scelto di farsi difendere dall’avvocato Antonio Conte (lo stesso legale che ingaggiò Francesco Totti per la separazione dalla moglie Ilary Blasi), segna il punto di non ritorno di una storia d’amore durata dodici anni.

I tradimenti di Bova

Il ricorso di Rocío Muñoz Morales non si fermerebbe alla vicenda con Martina Ceretti. La ex compagna di Bova parlerebbe infatti di altre vicende che avrebbero minato il rapporto, sostenendo che non si sia trattato di un episodio isolato.

Accanto alla battaglia legale per l’affido, c’è anche quella per la sua immagine. Negli ultimi giorni sul web e sulla stampa sono circolate illazioni che la riguardano: c’è anche chi le ha attribuito presunti flirt, compreso quello con Stefano De Martino. Rocío ha deciso di reagire con fermezza: il suo ufficio stampa sta preparando un dossier ed è intenzionata a querelare tutti: l’eventuale risarcimento verrà devoluto in beneficenza.

Bova difeso dall'ex suocera

Per affrontare le questioni legate all'affidamento dei figli, Raoul Bova si è invece affidato a Annamaria Bernardini de Pace, avvocata divorzista dei vip e sua ex suocera (l'attore è divorziato da anni dalla figlia Chiara Giordano). La legale sarà al suo fianco anche nel ricorso al Garante della Privacy. «Sono fiera del padre dei miei nipoti, per questo ho deciso di difenderlo», spiega al Corriere. «Lui non ha ceduto al ricatto (gli inquirenti stanno indagando sul presunto tentativo di estorsione) perché non aveva nulla da nascondere e ha presentato subito la denuncia. Ho apprezzato molto questa sua scelta».

Insieme con il collega David Leggi, Bernardini de Pace ha presentato diffide a una lunga lista di soggetti: «Fabrizio Corona, Meta, Google, Youtube, Tik Tok, X, Ryanair, insieme con le società di calcio di Napoli e Torino». L’obiettivo è «l’immediata rimozione di tutti i contenuti riferibili alla vicenda sul blog di Corona Falsissimo, oltre che da Google e Ryanair», chiedendo anche la deindicizzazione globale e risarcimenti fino a mezzo milione di euro a testa.

Nel documento presentato si denuncia la «diffusione illecita, fraudolenta, virale e scellerata di un file audio estratto da una conversazione privata fra lui e un’altra persona, Martina Ceretti, divulgato contro il volere, anzi a insaputa, del reclamante su tutte le piattaforme social e sui motori di ricerca».

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