Raoul Bova difeso da Bernardini De Pace, l'ex suocera: «Con Rocio separati da due anni». Quando lei lo definì "genero degenero" e la pace ritrovata

La legale divorzista dei vip, Bernardini De Pace, è ex suocera dell'attore ed in passato seguì il divorzio di sua figlia Chiara Giordano

Raoul Bova difeso da Bernardini De Pace, l'ex suocera: «Con Rocio separati da due anni». Quando lei lo definì "genero degenero" e la pace ritrovata
di Valeria Di Corrado
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giovedì 31 luglio 2025, 10:56 - Ultimo aggiornamento: 19:34

Nuovo colpo di scena nell'affaire Raoul Bova. L'attore romano nel reclamo presentato oggi al Garante della privacy, per la diffusione incontrollata dei suoi audio privati con la modella 23enne Martina Ceretti, si farà difendere dall'ex suocera, l'avvocatessa Annamaria Bernardini de Pace. Sua figlia Chiara Giordano, infatti, è stata sposata con Raul Bova 13 anni e hanno avuto due figli, Alessandro e Francesco. Poi l’addio e l’incontro di Bova con Rocìo Munoz Morales sul set di Immaturi.

«Separati da due anni»

Bova si è affidato all'avvocato Annamaria Bernardini De Pace per affrontare le questioni relative all'affidamento dei figli avuti con l'ex compagna Rocio Munoz Morales.

La legale divorzista dei vip, Bernardini De Pace, è ex suocera dell'attore ed in passato seguì il divorzio di sua figlia Chiara Giordano, ex moglie di Bova, definendo l'attore in una lettera aperta «ex genero degenerato». L'avvocato in queste ore ha anche assistito Bova per il deposito dell'esposto al Garante per la Privacy contro la diffusione degli audio e delle chat rubate al centro delle cronache di questi giorni. In merito alla presunta relazione tra Bova e la modella Martina Ceretti, Rocio avrebbe fatto sapere di «cadere dalle nuvole», ma l'avvocato De Pace ha specificato: «Anche se non sono sposati, vivono di fatto separati da due anni».

La pace ritrovata dopo la lettera della ex suocera

Tra gli ex coniugi i rapporti sono sereni ora e anche la ex suocera dell'attore, nota avvocatessa divorzista, ha messo da parte il rancore riversato nella lettera aperta dopo la fine del matrimonio con sua figlia: «Caro genero, mi sai indicare il momento in cui da genero devoto sei diventato degenero? Forse quando hai giurato sulla tua bambina che non avevi tradito mia figlia, o quando, molto tempo prima, in segreto, l'avevi già tradita? O giorno per giorno, progressivamente, quando hai cominciato a snocciolare bugie».

La mega causa (anche contro Ryanair e il Napoli)


Nel reclamo, l'attore 53enne chiede anche di sanzionare per violazione della privacy gli eventuali responsabili della proliferazione sul web delle sue conversazioni con la Ceretti, in cui la definisce un «essere speciale dal sorriso meraviglioso e dagli occhi spaccanti». Quegli audio infatti sono diventati "virali" dopo che Fabrizio Corona li ha fatti ascoltare lo scorso 21 luglio nella sua trasmissione "Falsissimo" in onda su YouTube. L'ex paparazzo sostiene di averli ricevuti dal pr milanese Federico Monzino, che si era presentato come un amico di Martina, e che la ragazza aveva dato il suo benestare alla diffusione. Ma anche se venisse accertato dal Garante che quel consenso fosse valido, trattandosi di conversazioni con un'altra persona (ossia Raoul Bova) che non aveva dato il permesso alla divulgazione al grande pubblico, la violazione della privacy potrebbe comunque sussistere. A maggior ragione perché si tratta di registrazioni della voce dell'attore, su cui quindi la normativa è ancora più stringente, a differenza di semplici messaggi di testo.
Quelle frasi sono state riprese su quotidiani, riveste di gossip, trasmissioni televisive e in svariati post satirici sui social. Addirittura alcune a cominciare dal neologismo degli "occhi spaccanti" coniato da Bova e diventato una sorta di "marchio di fabbrica" di questa vicenda sono state riadattate a fini commerciali da Ryanair e dal Napoli Calcio (che dopo la minaccia di causa dell'attore ha rimosso dal canale TikTok quel contenuto).

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