Allo scopo di incoraggiare gli studi nelle discipline economiche, giuridiche e sociali, l’Istituto di Studi Politici “S. Pio V” ha istituito tale premio nel 2009: data tutt’altro che casuale, poiché è in quell’anno che ricorreva il sessantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti, divenuta necessaria a seguito dei conflitti mondiali che hanno segnato la storia del secolo scorso ma ancora attualissima in questa prima parte di secondo millennio, già profondamente segnato da guerre che – in maniera diretta o indiretta - non risparmiano popoli e Paesi.
L’Istituto di Studi Politici S. Pio V
Una storia di lustro e prestigio lunga più di cinquant’anni: l’autorevolezza dell’Istituto S. Pio, fondato a Roma nel 1971 e impegnato negli studi di settore delle scienze umanistiche, è implementata nel corso degli anni, durante i quali ha attribuito un ruolo centrale alla formazione di giovani ricercatori, il cui coinvolgimento nei lavori di ricerca si è manifestato anche tramite l’istituzione di borse di studio a essi dedicate. A caratterizzare le attività dell’Istituto sin dall’inizio, è anche quella di collaborazione con istituzioni accademiche ed Enti italiani ed esteri.
Analisi, approfondimento, indagine, ricerca: l’incessante attività dell’Istituto – pubblicata e presentata durante seminari e convegni - si focalizza in maniera preponderante sul dibattito culturale che ruota attorno ai temi di carattere scientifico e socio-politico: dalle questioni europee a quelle dei diritti umani, da quelle socio-economiche a quelle delle relazioni internazionali.
L’Istituto si compone di un Consiglio Direttivo, un Consiglio Scientifico, un Collegio dei Sindaci e un Presidente: carica, quest’ultima, attualmente ricoperta da Paolo De Nardis, ordinario di Sociologia presso l’Università La Sapienza di Roma, e già autore di numerose pubblicazioni nell’ambito della teoria sociologica, dei rapporti tra le scienze sociali, del pensiero socialista e della partecipazione politica.
La XII edizione del Premio: tutto quello che c’è da sapere
L’edizione in corso di svolgimento è aperta a tutti i Dottori di ricerca con titolo conseguito fino all’anno accademico 2021-22 e di età non superiore ai 35 anni. La tesi di dottorato richiesta va sviluppata sul seguente tema: "La giustizia internazionale di fronte ai crimini di guerra e contro l’umanità". Il premio per il vincitore è di 3.500 euro e lo studio sarà oggetto di pubblicazione da parte dell’istituto sulla propria collana di Studi.
Ai candidati è richiesta, contestualmente all’elaborato oggetto del premio, anche la seguente documentazione: curriculum vitae, copia del conseguimento del Dottorato di ricerca e copia del documento di identità. La copia della tesi di Dottorato va presentata in formato digitale.
L’assegnazione del premio è determinata con insindacabile giudizio della Commissione giudicante, presieduta da Antonio Iodice e composta da Paolo De Nardis, Nicola Occhiocupo, Giuseppe Acocella, Gianluigi Rossi, Agostino Carrino e Guido Raimondi.
Gli interessati hanno tempo fino al prossimo 4 luglio (fino alle ore 13) per inviare la propria candidatura, corredata dalla documentazione richiesta, all'indirizzo istitutospiov@pec.it. Per tutte le info e gli approfondimenti, il sito di riferimento è www.istitutospiov.it.