Energie rinnovabili, la Basilicata come esempio di resilienza e innovazione

“Bonus Gas” e “Contributi a fondo perduto per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili”: dalla Regione un segnale unico nel panorama nazionale a sostegno dei cittadini

Contenuto a cura di Piemme SpA Brand Lab in collaborazione con REGIONE BASILICATA

In tema di risparmio energetico ed economico, il contesto attuale impone l’adozione di strategie mirate volte ad agevolare la transizione verso una società più sostenibile e attenta all’ambiente. È chiaro quindi come un ruolo di primaria importanza venga giocato dall’installazione di impianti di produzione di energia elettrica o termica da fonti rinnovabili.

Scegliere il rinnovabile

Sole, vento e acqua rappresentano risorse inesauribili di energia e, grazie alla maggiore efficienza tecnologica di impianti specifici, oggi rappresentano un’opportunità unica per fare la differenza e segnare il passo verso un futuro più sostenibile e attento alle necessità dell’ambiente.

A differenza dei combustibili fossili, le fonti rinnovabili permettono di produrre energia elettrica e calore in modo pulito abbattendo anche i costi e le emissioni di gas serra nell’atmosfera responsabili dell’inquinamento. Scegliere di sfruttare queste fonti vuol dire contribuire in modo significativo alla lotta contro il riscaldamento globale e al miglioramento della qualità dell'aria. La natura locale e decentralizzata di iniziative quali l’installazione di impianti fotovoltaici o eolici permette, inoltre, alla comunità che li ospita di rendersi autosufficiente dal punto di vista energetico, riducendo drasticamente la dipendenza da centrali elettriche e dai combustibili fossili, per un beneficio condiviso su larga scala.

Basilicata, regione d’eccellenza sostenibile

Da questi principi, consapevole delle sfide ambientali, economiche e sociali che la sostenibilità e il contesto attuali impongono, la regione Basilicata ha avviato un ambizioso e concreto piano di transizione energetica. Un progetto unico che, come sottolineato dal Presidente della Regione Vito Bardi, punta a superare lo scetticismo per permettere alla Basilicata di proporsi come modello e punto di riferimento.

Grazie agli accordi raggiunti con le compagnie petrolifere, con il “Bonus Gas” la Regione punta a tradurre per la prima volta i benefici dell’attività petrolifera in una misura concreta a vantaggio della comunità locale. Un procedimento che, attraverso la vendita di parte del metano estratto dalle compagnie a ristoro dei costi sostenuti in bolletta per la molecola gas, secondo i costi medi di mercato definiti mensilmente da ARERA, ha permesso in meno di un anno di erogare a oltre 140mila utenze residenziali contributi pari a circa 87 milioni di euro.

Insomma, un aiuto concreto fortemente voluto anche dall’assessore all’Ambiente Territorio ed Energia, Cosimo Latronico, e ancora più importante visto che si inserisce in un contesto nazionale in cui l’inflazione sta mettendo a dura prova i bilanci famigliari degli italiani, che i lucani hanno fortemente apprezzato.

90 milioni di contributi a fondo perduto per le rinnovabili

La misura complementare al “Bonus Gas” riguarda l’Avviso pubblico “Contributi a fondo perduto per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili a servizio delle unità abitative non allacciate alla rete metano ricadenti nel territorio lucano”, che la Regione Basilicata ha voluto indire per incentivare e sostenere l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica e/o termica da fonte rinnovabile. In questo modo, viene fornita ai cittadini la concessione di contributi a fondo perduto per un importo variabile tra i 5.000 e i 10.000 €, in base al tipo di intervento realizzato.

I fondi stanziati sono pari a quasi 90 milioni di € e provengono proprio dalle compensazioni per le estrazioni petrolifere. Una misura singolare, unica a livello nazionale, che insieme al “Bonus gas” punta a valorizzare i comuni lucani e vede la Regione impegnata per favorirne il ripopolamento. A oggi, le istanze di prenotazione del contributo protocollate sono più di 5.300, per un ammontare di circa 35 milioni di euro. I contributi già erogati superano, invece, i 2 milioni di euro.

Efficientamento idrico

Ma l’attività della Regione non si conclude qui. Infatti, utilizzando le somme rivenienti dagli accordi con le compagnie petrolifere, è allo studio degli uffici competenti un progetto di efficientamento energetico e di transizione green a favore di Acquedotto Lucano spa, società in house di Regione Basilicata, gestore del servizio idrico integrato su tutto il territorio lucano. In una Regione che, per la morfologia del suo territorio, si ritrova svantaggiata rispetto ad altre nel sostenere i costi di approvvigionamento della preziosa risorsa idropotabile, il progetto punta a una consistente riduzione dei costi energetici, con ricadute dirette non trascurabili sulle bollette idriche dei lucani.

Per approfondire la tematica, scoprire come accedere ai finanziamenti, restare aggiornati sulle ultime iniziative e giocare un ruolo di primo piano nella transizione green abbracciando i progetti avviati dalla Regione Basilicata è possibile visitare il sito internet www.regione.basilicata.it.