Case e appartamenti al mare: a Jesolo ora c'è coda nelle agenzie

Jesolo
di Giuseppe Babbo
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Lunedì 8 Giugno 2020, 05:04 - Ultimo aggiornamento: 16:06

JESOLO - L'estate dell'extra alberghiero. Crescono le richieste di vacanze in appartamenti e ville al mare. È la tendenza delle ultime settimane, con un boom di richieste ad agenzie e agenti immobiliari. Anche ieri, con molti turisti provenienti da tutto il Triveneto a caccia dell'alloggio ideale. Addirittura alcune agenzie hanno registrato lunghe code all'ingresso con potenziali clienti pronti a chiedere ogni tipo di informazione. A riversarsi su questo segmento di mercato, sono soprattutto turisti veneti e lombardi, ma non mancano nemmeno i trentini e gli altoatesini, da sempre legati alla spiaggia jesolana e pronti a tornarci anche quest'anno.
LE CONDIZIONI
Ma a nuove condizioni. Circa diecimila gli appartamenti ad oggi presenti sul litorale jesolano, molto dei quali messi sul mercato per essere affittati e in grado di rappresentare una valida alternativa per la vacanza fronte mare, soprattutto nell'estate del post emergenza Covid-19. E tutto questo perché la vacanza in appartamento è percepita come la più sicura dopo il periodo di lockdown e le inevitabili limitazioni. «Siamo registrando un nuovo interesse ammette Alessandro Simonetto, delegato Fimaa Confcommercio e la vacanza in appartamento, dopo alcuni anni non proprio esaltanti, sta conoscendo una nuova fase. Ci sono tutti i presupposti per una nuova crescita, soprattutto in questo periodo in cui le varie limitazioni hanno lasciato il segno. La gente, abituata a rimanere a casa, cerca dei contesti protetti e gli appartamenti possono essere la soluzione ideale. Registriamo un interesse che va dai turisti veneti ai trentini e altoatesini, senza dimenticare i lombardi che sono i benvenuti e non subiranno alcuna discriminazione».
Buone anche le indicazioni che arrivano dall'estero: «Molto in questo senso aggiunge Simonetto dipenderà da cosa succederà dal 15 giugno, se verrà confermata la riapertura delle frontiere ma già oggi le richieste da Austria e Germania non mancano. Noi siamo pronti nel migliore dei modi, rispettando tutti i protocolli previsti e secondo le nostre stime c'è la possibilità che l'extra alberghiero quest'anno risollevi le sorti turistiche della città, anche per la tassa di soggiorno. Per questo mi auguro che il settore ottenga la necessaria attenzione». Il riferimento, in questo caso, è per il posto spiaggia previsto per ogni appartamento, quest'anno non così scontato per tutti viste le necessità di mantenere il distanziamento sociale. «Ma stiamo parlando di clienti dice ancora il delegato Fimaa che da anni sostengono le spese dei consorzi e che ora non possono essere discriminati a favore dei posti spiaggia posti in vendita a livello giornaliero. Mai come ora l'ospite stanziale deve essere tutelato». A confermare l'aumento di richieste è anche Nicola Albrizio, delegato per le agenzie Fiaip: «C'è un aumento di richieste commenta che tutti noi ci auguriamo possa tradursi in conferme, contribuendo così al rilancio del settore. Sarà altrettanto fondamentale la politica dei prezzi: abbiamo già ricevuto delle proposte di sconti che non possono essere accettati. Raggiungere un giusto compromesso è auspicabile, ma di certo non possiamo svenderci. Anche perché questa sarebbe una scelta deleteria in chiave di prospettiva futura. Senza dimenticare che quest'anno abbiamo dei costi aggiuntivi in più, su tutti quelli legati alla sanificazione degli appartamenti fatta ad ogni cambio di ospite. Abbiamo sempre garantito degli standard elevati, quest'anno ancora di più, per esempio aggiungendo alle varie dotazioni anche la biancheria e i copri-materasso monouso».
Giuseppe Babbo
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