Rapina in casa, anziano pestato a sangue. Il bandito cade dalla finestra: bloccato

I carabinieri arrivati nell'abitazione dell'84enne a Pieve di Soligo subito dopo la brutale rapina
di Maria Elena Pattaro e Diego Berti
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Sabato 26 Marzo 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 13:34

PIEVE DI SOLIGO - Aggredito in casa da un rapinatore che lo lega e lo picchia selvaggiamente fino a fracassargli il cranio. E’ gravissimo Adriano Armelin, 84 anni, di Pieve di Soligo. L’anziano è ricoverato al Ca’ Foncello di Treviso, in condizioni disperate. Ha perso molto sangue e ha brutte ferite alla testa per i pugni e le bottigliate ricevute. Il figlio, allertato dai vicini, lo ha trovato a terra, legato, in un bagno di sangue. Anche l’aguzzino è piantonato in ospedale perché nella fuga rocambolesca è caduto da una finestra e si è rotto una gamba. Fermato dai vicini di casa, è stato poi consegnato ai carabinieri.


LEGATO E PESTATO


Il brutale episodio si è consumato ieri sera poco prima delle 20 in via Schiratti dove l’84enne vive da solo, dopo essere rimasto vedovo. L’abitazione si trova al primo piano, sopra allo storico negozio di elettrauto che Armelin aveva gestito insieme al socio Barazza. Il malvivente, un giovane marocchino, si è introdotto in casa. Con la chiara intenzione di derubare l’anziano: puntava a contanti e gioielli. E contava di non incontrare resistenze. Invece le cose sono andate diversamente e nel giro di pochi minuti hanno preso una piega tragica. Il rapinatore ha legato l’84enne e lo minacciato per costringerlo a consegnare quello che di prezioso aveva in casa. Ha rovistato in armadi e cassetti. Poi, forse non soddisfatto, forse convinto che in casa ci fosse una cassaforte o chissà quale bottino, è passato alle maniere forti, scatenando tutta la sua furia contro la vittima inerme. Ha preso a pugni in testa l’anziano. Poi ha afferrato una bottiglia e ha continuato a menar colpi. Un pestaggio brutale che ha tramortito l’anziano. Armelin ha però trovato la forza di urlare, attirando l’attenzione dei vicini. Intanto il rapinatore è scappato da una finestra. Nella fuga però è caduto da un’altezza di circa 3 metri ed è rimasto a sua volta ferito.


AGGRESSORE BLOCCATO


«L’ho visto uscire dal cancello di casa mia, zoppicava» - racconta il vicino Luciano. Non potendo contare sulla velocità, il delinquente si è giocato la carta della menzogna sperando di farla franca. Al residente ha lasciato intendere di essere andato da una vicina a chiedere qualcosa da mangiare. Invece la donna si è affacciata alla finestra, allarmata: «E’ un ladro, l’ho visto scappare dalla casa di Armellin. Andate a vedere cosa gli è successo». Mentre Luciano blocca l’aggressore, gli altri vicini si mobilitano per chiamare i soccorsi. E’ stato uno dei due figli a trovare Adriano legato e in una pozza di sangue, Una scena agghiacciante. Pochi minuti dopo in via Schiratti era tutto un vorticare di sirene e lampeggianti. Il Suem 118 è inetrvenuto con ambulanza e automedica. Non c’è un attimo da perdere: le condizioni dell’anziano sono critiche. Il ferito viene trasportato in ambulanza a Conegliano per poi essere trasferito in elisoccorso al Ca’ Foncello di Treviso.

Anche l’aggressore, un stato di fermo, viene ricoverato. I carabinieri della Compagnia di Vittorio Veneto, intervenuti sul posto, hanno eseguito rilievi fino a tarda sera: la casa, in cui sono ben visibili le tracce di sangue, è stata posta sotto sequestro. Gli inquirenti hanno raccolto le testimonianze dei vicini e acquisito i nastri della videosorveglianza privata. «Si vede il ladro scappare» - dice Luciano, che ha consegnato i filmati. Ora i carabinieri dovranno ricostruire nel dettaglio l’efferato episodio e capire se il malvivente abbia agito da solo o se avesse qualche complice che lo attendeva all’esterno e che gli ha fatto da palo. L’aggressione ha lasciato sotto choc l’intero paese. 

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