Assalto dei ladri nella casa dell'imprenditore "re degli antifurti", messi in fuga proprio dall'allarme

Assalto dei ladri nella casa dell'imprenditore "re degli antifurti", messi in fuga proprio dall'allarme
di Valeria Lipparini
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Domenica 28 Novembre 2021, 12:23 - Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 11:40

PAESE - L'allarme ha messo in fuga i ladri che venerdì sera hanno tentato il colpo in via Baltrocco, a Porcellengo di Paese, nell'abitazione dell'imprenditore Bruno Vincenzi, specializzato nell'installazione di sistemi antifurto. Erano le 18.30, Vincenzi si trovava ancora in azienda, a poche decine di metri da casa sua e in un primo momento ha pensato che fosse stata la moglie a farlo scattare, inavvertitamente. «Invece, lei è venuta da me e ho capito subito che in casa c'erano i ladri. Mi sono buttato fuori dalla ditta e mi sono messo a correre. Volevo arrivare e sorprenderli, oppure non so nemmeno io cosa volevo fare. Fatto sta che ci ho messo pochi minuti e della banda ormai non c'era più traccia. Ma del loro passaggio sì» dice, ancora sconvolto Vincenzi che ha già subito un furto nel 2013 dove gli sono stati portati via denaro e preziosi e un altro, ma solo tentato, nel 2016.


TRACCE DEL PASSAGGIO

I ladri hanno lasciato tracce del loro passaggio. Hanno tentato di accedere alla casa di via Baltrocco attraverso la terrazza del primo piano. «Hanno forzato la porta, sono entrati probabilmente con un paranco e hanno spostato la grondaia sulla quale si sono arrampicati, dopo aver scavalcato la recinzione del giardino» fa il punto Vincenzi.

Che è tristemente abituato alle visite dei ladri. Non soltanto a casa. Il capannone dell'azienda è stato bersagliato dai malviventi. «Fino ad oggi avranno tentato di entrare in ditta almeno una decina di volte. Ogni volta che scatta l'allarme esco di corsa da casa. Arrivo prima io della guardia giurata. Ho paura ma vado lo stesso e pur avendo il porto d'armi non viaggio mai armato. Non si sa come potrei comportarmi io e non voglio immaginare la loro reazione». Fino ad oggi, a parte il colpo portato a segno nel 2013, tutti gli altri son stati solo tentativi andati a vuoto. «L'allarme mi ha protetto così come la collaborazione con le forze dell'ordine. Bisogna fare squadra e denunciare ogni volta che succede qualcosa così le forze dell'ordine riescono a costruire una mappa con i punti più bersagliati».


IL SINDACO

E il sindaco di Paese Katia Uberti invita a segnalare immediatamente a polizia, carabinieri e vigili urbani. «C'è un'ottima sinergia con l'Arma dei carabinieri, abbiamo tutti i giorni pattuglie sul territorio tra polizia locale e carabinieri soprattutto nella fascia oraria serale. Le segnalazioni dei residenti ci aiuterebbero ad intervenire con maggiore tempestività».

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