Il commento del portavoce di Bolsonaro, però, è visto da molti analisti come una risposta debole e tentennante alle polemiche lanciate dai cosidetti «olavisti» del gabinetto, il cui esponente più importante è il ministro degli esteri, Ernesto Araujo. Il quotidiano Folha de Sao Paulo, citando fonti militari, sostiene che la mossa distensiva non è bastata per smentir eil sospetto di molti ufficiali, secondo i quali è Bolsonaro stesso che promuove le critiche contro Mourao.
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