Il lavoro, proveniente da Torino, sarà a Bologna dal 13 al 16 novembre e a Prato dal 20 al 23. C'è una voce narrante, quella dell'autrice, che fa osservazioni o riferisce pensieri in un linguaggio intenso e molto letterario, ed è di Jasmine Trinca, presente in scena in una sorta di cabina di regia, visto che tutto è costruito come un set per la ripresa di un film, in linea con la ricerca sul sovrapporsi e incrociarsi dei linguaggi di scena e tecnologici della Mitchell.
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