Stefano Celani è il tifoso ospite della rubrica settimanale.
Da quanto segue il Frosinone? «Fin da piccolo. Una passione trasmessa da mio padre e da mio zio, Domenico Corsi, bandiera del calcio ciociaro». Cosa pensa di questa squadra? «Sono tanto soddisfatto. Del resto veniamo da una partita che è stata una delle più belle mai fatte e ci ha reso tutti molto gioiosi».
Qual è la partita del Frosinone che ricorda con maggiore emozione in assoluto? «Sono tantissime.
L’idolo canarino del passato? «Sicuramente Gabriellini, giocatore fantastico, ma anche Palanca. Con Gabriellini c’era anche Ferrari, in un Frosinone che giocava veramente bene. Ma il giocatore più forte che abbiamo mai avuto per me rimane Daniel Ciofani». Il giocatore attuale che le piace di più? «Oyono. E’ un ragazzo educatissimo. Fa tutti e due i ruoli con grande tranquillità. Un giocatore che se gestito bene avrà una grande carriera calcistica». Lei segue il Frosinone anche in trasferta. Quante ne ha fatte e quale quella che ricorda di più? «Oramai siamo nell’ordine delle 360 trasferte. Ricordo quelle della Serie A, la partita vinta a Firenze, fu una bella soddisfazione, e anche il 3-3 di Milano». Il Frosinone può attestarsi in Serie A? «Questo bisogna vederlo. Siamo una piccola realtà, non è in una provincia ricca come altre società. Sicuramente è strutturato molto bene».
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