Assolto per i maltrattamenti, la moglie si era inventata tutto: le lesioni simulate dopo che lei si era rifatta il naso

L’incubo di un 86enne vittima della vendetta di una donna più giovane conosciuta attraverso un’agenzia matrimoniale

Assolto per i maltrattamenti, la moglie si era inventata tutto: le lesioni simulate dopo un intervento al naso
di Alberto Simone
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giovedì 27 marzo 2025, 09:17 - Ultimo aggiornamento: 11:05

Un'operazione di chirurgia estetica al naso diventa si trasforma in un incubo giudiziario per un anziano di Cassino, accusato di maltrattamenti e lesioni aggravate dalla sua seconda moglie. L'uomo, un 86enne, ora è stato assolto dal Tribunale di Cassino.

La vicenda ha origine nel 2022, quando la convivente dell'anziano, una donna rumena di 21 anni più giovane di lui, sposata dall'uomo in seconde nozze attraverso un’agenzia matrimoniale, si reca all'ospedale 'Santa Scolastica' di Cassino per farsi refertare per presunti maltrattamenti. Con il referto del Pronto Soccorso, la donna denuncia l'uomo accusandolo di averla aggredita.

La denuncia fa scattare un'indagine che porta all'arresto dell'anziano e all'applicazione della misura cautelare dell'obbligo di dimora con braccialetto elettronico. L’anziano, dopo aver trascorso un mese agli arresti domiciliari, per oltre un anno ha avuto l'obbligo di dimora in un paese del Cassinate. Dal processo è però emerso che la donna si sarebbe inventata tutto.

I continui litigi per i soldi

C’erano stati dei liti, ma dovuti al fatto che la donna sempre più spesso chiedeva somme cospicue di denaro - l'ultima di 40.000 euro - e l'anziano dopo le ripetute richieste si era opposto. Per questo motivo la donna avrebbe inscenato un'aggressione che in realtà non c'è mai stata, come dimostrato dal difensore dell’uomo, l’avvocato Sarah Grieco. Secondo quanto provato dalla difesa, la donna avrebbe inscenato la violenza solo per ottenere denaro dall'anziano, sfruttando a suo vantaggio le conseguenze dell'intervento chirurgico al naso.

Le controprove

Durante il processo, l'avvocato Grieco è riuscita infatti a smontare le accuse della donna, dimostrando l'assenza di prove concrete a sostegno della sua versione dei fatti. L'avvocato ha spiegato come il referto del Pronto Soccorso non riportava per la donna lividi o segni di tumefazione ma solo fratture al naso derivanti però da un intervento di rinoplastica che la rumena aveva fatto in precedenza al Campus Biomedico di Roma. II Tribunale ha quindi assolto l'anziano perché il fatto non sussiste, accogliendo la tesi della difesa.

«Siamo soddisfatti per l'assoluzione del nostro assistito, che ha subito un vero e proprio calvario giudiziario», ha dichiarato l'avvocato Grieco. «Questa vicenda - spiega poi il legale - dimostra come l'uso strumentale del Codice Rosso possa danneggiare tutte quelle donne che ne hanno realmente bisogno».

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