Angelo De Mattia
Angelo De Mattia

L'analisi/ Come cambia il risparmio dalle Alpi alla Sicilia

di Angelo De Mattia
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Sabato 20 Aprile 2024, 23:58

Si profilano " gabbie" dei depositi in base ai territori della raccolta del risparmio - che evocano le gabbie salariali di un tempo lontano - in relazione ai diversi territori del nostro Paese? Sarebbe sicuramente esagerato sostenerlo. Tuttavia fa riflettere una meritoria indagine del sindacato dei bancari Fabi sulla remunerazione dei conti correnti bancari, pur con i limiti che può presentare e una non ancora compiuta analisi organica dei fattori alla base delle marcate differenziazioni che ovviamente spetta compiere principalmente ad altri soggetti. Per 5 mila euro nel conto corrente, a Trento e Bolzano la remunerazione annuale è di 18,2 euro, 13, invece, a Roma, 11 a Milano, ma 6,5 a Napoli, 8 a Catanzaro, 7 euro a Trieste, 8 a Genova e Aosta.

Nel 2023 l'ammontare complessivo dei depositi in conto corrente di famiglie e imprese è diminuito da 2076 del 2022 a 2015 miliardi. Qui, comunque, ci limitiamo a una fotografia e a sollevare non tanto una questione di equità distributiva, che in questo campo avrebbe poco senso, bensì di concorrenza, anche se il quadro presenta aree distanti, tuttavia con operatività di istituti che hanno una competenza sull'intero territorio nazionale. Non è tuttora o non lo è nelle dimensioni e caratteristiche di una volta il fenomeno del Mezzogiorno come luogo di raccolta del risparmio per l'impiego successivo al Nord. Un tempo, in occasione della soppressione della Cassa del Mezzogiorno, fu approvata dal Parlamento una norma che faceva obbligo agli istituti di credito di applicare gli stessi tassi attivi e passivi ovunque avessero operato. La leggina che suscitò diffuse reazioni contrarie; fu ritenuta dirigista e anticoncorrenziale, di fatto non fu applicata e poi venne soppressa. Naturalmente, per i depositi bisogna distinguere tra quelli a vista e quelli a durata prestabilita. Questi ultimi costituiscono una tradizionale allocazione del risparmio che deve essere adeguatamente remunerata; gli altri tipi si avvicinano molto a mezzi di pagamento.

La riduzione del complessivo ammontare dei depositi sconta il deflusso verso altre forme di allocazione dopo un fase in cui prima la pandemia, poi gli impatti della crisi energetica e della guerra contro l'Ucraina nonché i gravi problemi geopolitici avevano indotto a mantenere ed accrescere le risorse nei depositi, per ragioni precauzionali. Ora, migliorate le condizioni di contesto, si osserva l'accennata riduzione dei depositi. Donde anche l'esigenza per le banche di curare con ancor maggiore attenzione la liquidità. Viene qui in rilievo l'importanza, per il cittadino, dell'educazione finanziaria per scegliere come investire. Ma non è di certo solo al singolo risparmiatore che fa carico la protezione delle risorse risparmiate. Vi è il ruolo fondamentale della Vigilanza bancaria e delle Autorità della concorrenza e del mercato, quello degli Organismi associativi, quindi del banchiere e delle strutture che hanno diretti rapporti con la clientela. Rispetto della legge ed etica, da un lato, competizione nel rapporto con la clientela, dall'altro. La vicenda dei cosiddetti extra profitti che riguarda appunto il margine di interesse - cioè lo spread tra tassi attivi e tassi passivi per le banche, relativi, rispettivamente, ai prestiti e ai depositi, deve indurre a riflettere. Vanno pure considerati gli oneri che incombono sulle banche. Essendo oggi lontano anni - luce il cosiddetto " cartello dei tassi" è fondamentale che su questa materia si sviluppino la concorrenza e la comunicazione. La prospettata introduzione dell'euro digitale, darà un apporto alla concorrenza, in particolare nella scelta degli istituti per la costituzione di depositi in conto corrente. In definitiva, indagini come quella della Fabi sono utili anche per stimolarne altre, a cominciare dalla Banca d'Italia, e per segnalare situazioni che meritano senz'altro di essere valutate dai risparmiatori. E a questo riguardo la funzione di coloro che nelle banche lavorano si conferma fondamentale.

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