Piano taglia-debito, riemerge ipotesi dismissioni immobili pubblici

Piano taglia-debito, riemerge ipotesi dismissioni immobili pubblici
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Giovedì 7 Febbraio 2019, 09:30
(Teleborsa) - Per fare cassa e contribuire alla riduzione del debito pubblico, il ministero delle Finanze starebbe individuando proprietà immobiliari dello Stato e di enti regionali e locali che possano essere messe sul mercato. Un piano di dismissioni per 1 miliardo e 800 milioni di euro. A riportare l'indiscrezione è Bloomberg che cita fonti vicine al dossier.

Il piano non è stato reso ancora pubblico ma, da quello che si sa, la Manovra approvata lo scorso dicembre punta a raccogliere 950 milioni di euro nel 2019 e 150 milioni di euro nei due anni successivi attraverso entrate addizionali derivanti da dismissioni di immobili pubblici.

Secondo i dati del Tesoro relativi allo scorso anno, lo Stato italiano, le Regioni e altri enti pubblici detengono proprietà dislocate nel territorio italiano per un valore di 283 miliardi di euro. Tuttavia si tratterebbe di una stima parziale, limitata al milione di beni già inventariati dal Tesoro, e il valore complessivo potrebbe arrivare a 425 miliardi.

"Storicamente, i governi italiani sono riusciti a centrare solo una piccola frazione delle vendite di immobili pianificate. Non penso che stavolta le cose andranno diversamente. L'Italia ha ancora un eccesso di asset immobiliari da digerire e non vedo sul mercato domanda per altri ulteriori asset" ha detto a Bloomberg Stefano Girola, gestore di portafoglio presso Alicanto Capital, a Milano. E in effetti i tentativi in questo senso fatti dai governi precedenti si sono rivelati fallimentari.

Tra i beni individuati dal ministero presieduto da Giovanni Tria vi sarebbero principalmente di caserme, ospedali e uffici che non sono più in uso. Il principale ostacolo, in questi casi, per gli acquirenti sarebbe rappresentato da un punto di vista prettamente pratico dalle procedure di riclassificazione, che possono durare fino a tre anni.

Il debito pubblico italiano ha raggiunto i massimi di tutti i tempi lo scorso novembre. I 2mila 350 miliardi di euro equivalgono al 133% del Pil stimato nel 2018.





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